"Ho scelto l'Italia; ho giocato lì sette stagioni ma mi mancava qualcosa per cancellare quello che ho fatto. Dovevo tornare, anche per una questione di rispetto. Questa scelta è stata ben ponderata e sono molto felice. Sono un giocatore della Roma al 90%; già l'anno scorso i giallorossi avevano un progetto per me".

Adriano ha poi aggiunto: " Torno in Italia per orgoglio e non per soldi; ho preso questa decisione insieme alla mia famiglia. Sono consapevole di tornare in un luogo dove avrò molti obblighi. Ma ora, dopo questo passaggio al Flamengo, sento che ce la farò. Qui a Rio de Janeiro ho imparato moltissimo. L'anno scorso è stato molto positivo. Sono tornato, molte persone hanno detto che non avrebbe funzionato e invece mi sono ritrovato con il titolo. Quest'anno ho avuto qualche problema e le cose non sono andate come volevo. Non abbiamo iniziato bene la stagione e penso che avrebbe potuto essere migliore. Avrei voluto il campionato Carioca, avrei voluto la semifinale di Libertadores, ma non è stato possibile. Ma lascio a testa alta. Non ho mai smesso di combattere. Di questo posto mi piace tutto"  

Il suo rapporto col Flamengo: "Nessun problema. E 'stato il club che mi ha accolto quando avevo bisogno e non ho alcun motivo di parlarne male, anzi. Io vado ma un giorno tornerò."

Sulla mancata convocazione per il Mondiale: "Non me l'aspettavo, davvero. Ma rispetto la decisione di Dunga, avrà avuto i suoi motivi."

Parla poi di Totti: "Non è possibile paragonare me a Totti. E 'un uomo di alto livello, ma io sto andando lì per aiutare Roma a vincere. Spero che Totti mi possa aiutare. Ci siamo sentiti telefonicamente ieri e vogliamo entrambi aiutare la squadra. Sono molto felice di andare nella Capitale, la città degli imperatori."

Il bomber brasiliano conferma così il suo imminente trasferimento ed il suo arrivo è atteso a Roma nella seconda settimana di giugno.