«Non ho preso una decisione, stiamo veramente vagliando le cose», aggiunge prima di soffermandosi sui potenziali successori dello Special One. «Capello è uno dei candidati e ha certamente delle buone carte. A Guardiola abbiamo pensato, è legato al Barcellona e non credo si muova. A Scolari abbiamo pensato qualche anno fa, mi sembra più adatto alla Nazionale. Magari buttiamo il biglietto nel bicchiere e vediamo cosa salta fuori... La pazzia sarebbe dare spazio ad un personaggio come Zeman, un personaggio di quel livello e di quello spessore», aggiunge. «Mi affascina la serietà e l'esperienza di alcuni allenatori, mi affascina la genialità di altri come Zeman. Ma non c'è nessuna scadenza -ribadisce-. Stiamo vagliando le carte e vorrei chiudere bene questa vicenda con Mourinho», aggiunge.

Salvo sorprese, Mourinho lascerà l'Inter per accasarsi al Real Madrid. Ai tifosi che propongono di ingaggiare Leonardo, reduce dall'esperienza sulla panchina del Milan, Moratti replica: «Non gli augurerei un rischio così importante». «Chi mi ha colpito quest'anno è Roy Hodgson. È arrivato in finale di Europa League con il Fulham, una squadra piccolissima. Sono molto affezionato a lui, con me si è sempre comportato da perfetto signore», dice riferendosi al tecnico inglese che in due diversi periodi (1996-1997 e 1999) ha guidato l'Inter.

C'è chi chiama in causa Luciano Spalletti, attuale tecnico dello Zenit San Pietroburgo. «Ha lavorato sempre bene alla Roma, si è trovata vicinissima all'Inter giocando molto bene. Ora è in Russia e credo che la sua intenzione sia di continuare lì. Si libererebbe a fine agosto? La nostra stagione comincia prima». A prescindere dal nome del prossimo tecnico, l'Inter ripartirà per puntare nuovamente al top dopo la tripletta 2009-2010. «La finale di Champions contro il Real di Mourinho? Bello...».