Detto questo, bisogna ricordare che la Roma sarà costretta a cedere un altro titolare. Baptista, Cicinho o Menez, in un ordine che non è affatto casuale. Il primo ha più mercato: si attendono le mosse dell’Inter, ma c’è sempre il Manchester City, soluzioni gradite al calciatore. Su Cicinho si muove, senza grande entusiasmo, il Barcellona che si è un po’ spaventato dalla convalescenza del terzino che rischia di star fuori ancora per qualche settimana. Spalletti non vorrebbe far partire Menez che andrà via solo se la società non riuscisse a piazzare uno dei due brsiliani.

Se l’Inter chiamerà la Roma per Baptista, non è da escludere che provi a inserire nell’affare Suazo (non convocato da Mourinho per la gara con il Bari), considerata comunque un’opzione di scorta dal club giallorosso. L’ideale sarebbe Pavlyuchenko, da ricevere in prestito dal Tottenham, tre successi di fila nella Premier: ieri il russo, per il quale il club londinese chiede 12 milioni, non è stato utilizzato contro il West Ham di Zola. Resta un obiettivo anche Ghezzal del Siena, valutato 5 milioni e soprattutto utilizzabile in tre ruoli: prima punta, trequartista ed esterno. Bianchi del Torino piace, il club granata ha appena preso Succi ma pretende 8 milioni.

Conferme anche da Udine sul nome del centrale difensivo che andrebbe a sostituire il partente Andreolli: è Domizzi, romano e romanista. L’Udinese ha riscattato dal Napoli la seconda metà del giocatore, ma Marino non lo tiene in grande considerazione. Domizzi, 29 anni, è cresciuto nelle giovanili della Lazio. Due anni fa ha segnato 10 reti con il Napoli. Piace da tempo a Spalletti che ha convinto la società a contattare i dirigenti del club friulano: una telefonata è partita da Trigoria prima della gara di Kosice. L’Udinese potrebbe chiedere Faty. Domizzi può fare anche il terzino, a sinistra: il cambio giusto per Riise, tenendo conto che Tonetto è a fine contratto.