Mercato 07/07/2009 09:18

Loria: "Con la Roma non ha funzionato, ma non rimpiango nulla"

«Perché scommetto su di me e sul Toro: c'è la voglia di fare bene, altrimenti non sarei venuto. Potevo restare a Roma o aspettare un’altra squadra di A, ma amo rimettermi in gioco».

Cosa non ha funzionato nella Roma?

«Il fatto che non giocassi mai, però è stata un'annata negativa per tutta la Roma. Non ha funzionato, ma non rimpiango nulla».

Ora c'è il Toro e la corsa per tornare in A: ma perché solo un anno di contratto?

«Avrei voluto avere un legame più lungo, ma capisco che poteva essere difficile farlo in questo momento. Vedremo, ma voglio essere qua tra un anno per giocare ai massimi livelli col Toro».

Come si vince un campionato di serie B?

«Con l'umiltà e la determinazione: facendo così ne ho vinti due di fila con Cagliari ed Atalanta. E' un campionato difficilissimo, dove bisogna lottare fino alla fine perché è lungo, duro e ha sempre l'insidia dietro l'angolo».

Colantuono l'ha richiesta fin dal primo giorno. Una bella responsabilità.

«Un grandissimo piacere: so che mi voleva e sono felice di ritrovarlo dopo l'Atalanta. Però lo ringrazierò sul campo coi fatti».

Cosa le ha detto per convincerla ad accettare la serie B?

«Il mister mi ha chiesto solo se avevo voglia di rifare un'altra esperienza comune e di riprenderci la serie A insieme. Ho accettato perché ho una voglia matta di rivincita: non voglio assolutamente sfigurare nella mia à».

Lei è cresciuto nelle giovanili della e chiude al Toro il cerchio del suo girovagare per l'Italia. Che effetto le fa?

«Bellissimo, perché Torino è la mia à a prescindere da
e Toro. Sono un professionista: non rinnego nulla del passato, ma ora sono del Toro e ne vado fiero».

Che ricordi ha dei derby?

«Belli e brutti. Il più brutto in assoluto è quello perso per 4-1 al Filadelfia quando giocavo negli Allievi bianconeri: un incubo che non mi abbandona».

Dicono che nelle giovanili lei fosse uno spietato goleador. Un vizio che ha mantenuto anche in serie A: quanti gol può fare quest'anno?

«Io non mi tiro indietro, ma nel mio mestiere la regola è “primo non prenderle”. Fare gol è la cosa più bella, ma non farlo fare è ancora meglio».

Fra i tifosi girano i video del suo gol in rovesciata al Chievo...

«E' la mia prodezza più bella, ma come tutte le perle mi sa che resterà figlia unica».

Avere Bianchi, Di Michele, Rosina, Amoruso e Abbruscato come compagni di squadra agevolerà il suo lavoro?

«Sono grandi giocatori: questa è più di una base per ripartire. La squadra c'è e l'impronta che darà il mister farà il resto».