Mercato 20/05/2009 16:18

Incontro a Roma Spalletti-Lippi?

L'incontro, con annesse in­discrezioni del caso, c’è stato: ieri, a Roma. La stima recipro­ca, beh, quella c’è - ed è risapu­to - da tempo. Perché Luciano Spalletti non ha mai nascosto l’ammirazione per Marcello Lippi e perché Lippi non ha tardato ad individuare il gio­vane Spalletti quale uno degli allenatori più promettenti, sin dagli inizi della carriera del tecnico di Certaldo. «Tra qual­che anno sarà pronto per la Ju­ve », disse il Marcello naziona­le, riferendosi all’allora “guida” dell’Udinese. Fino a svelare, a dicembre: «Nel 2004 lo consi­gliai alla Triade, dopo la mia uscita».

CICLO FINITO - Il curriculum del giallorosso, in buona com­pagnia con la godibilità del gio­co delle sue squadre, ne fa uno dei principali candidati per la panchina della 2009/­2010. Sempre che - bene inte­so - Ciro Ferrara non convin­ca la dirigenza bianconera di essere pronto per una riconfer­ma. Spalletti, comunque, c’è. Ha carisma, ha esperienza an­che internazionale (cosa che manca, ad esempio, ad altri al­lenatori presi in considerazio­ne quali e Gian Piero Gasperini). E le vicissi­tudini societarie, con i tifosi in­furiati, non fanno altro che ri­durre rimpianti o dubbi, anche a dispetto delle proposte di rin­novo (il contratto scade nel 2011) di Rosella Sensi. «L’au­gurio è che Luciano rimanga al timone di questa squadra - ­ammette il dt giallorosso Bru­no Conti -, ma dice di voler parlare a fine campionato, è giusto che si rispetti». A questo punto, quale piazza può risul­tare più allettante della squa­dra più titolata d’Italia? Tanto più che la concorrenza del Mi­lan - alle prese con il dopo An­celotti - sta scemando.

IDEALE PER DIEGO - L’ap­peal sul Cda bianconero, al li­mite, potrebbe essere lieve­mente smorzato dall’ingaggio spallettiano (superiore ai due milioni di euro a stagione). Un ingaggio, senza dubbio, ben su­periore rispetto alle somme che percepirebbero i vari Con­te o Gasperini. Tuttavia, l’one­roso investimento potrebbe fa­cilmente essere ripagato con i risultati e con la valorizzazione dei talenti in organico. Oltre al­la predisposizione per lanciare i giovani, c’è pure un sistema di gioco (il preferito di Spalletti è il ) che sembra fatto ap­posta per consentire a Diego ­giocatore di punta della che verrà - di esprimersi al me­glio delle proprie potenzialità. Per non contare, poi, l’ormai collaudata e affinata abilità di Spalletti nel gestire spogliatoi ricchi di prime donne (vedi , vedi ).

DUE NEL MIRINO - E poi Spalletti, nel caso arrivasse, potrebbe “invitare” la dirigen­za a insistere su due giocatori parecchio stimati. Entrambi, curiosamente, in scadenza 2010. Il primo è il regista cile­no David Pizarro, suo fedelis­simo sin dai tempi dell’Udine­se. La Sensi pagò quasi 15 mi­lioni all’Inter per le due metà del cartellino. E ora, per evita­re il “rischio svincolo”, alla Ro­ma, in caso di mancato rinno­vo, converrebbe dar via il gioca­tore, per non perderlo a para­metro zero. A livello tattico, poi, lo Spalletti bianconero sapreb­be benissimo come utilizzarlo. Il secondo obiettivo, già consi­gliato dal tecnico per la sua Ro­ma, è Goran Pandev, che non accetta la proposta di rinnovo di Claudio Lotito: oltre un mi­lione d’ingaggio anziché i 450 mila euro attuali. , Inter e (magari per il dopo Mutu) in Italia, ma anche Bayern Monaco, Tottenham, e Chelsea lo corteggia­no.