La voglia di rientrare nel giro è tanta da parte dell'ex bomber romano, che non si sente di escludere niente per il futuro, anzi tutt'altro... "Qual è il mio sogno? Essere un giorno l'allenatore di Roma o Lazio", risponde con schiettezza alla presentazione del pallone ufficiale della finale di Champions League all'Olimpico. Ma come, proprio lui, una bandiera laziale? "Certo, nessun problema, sono un professionista...".

Che però gli stiano più a cuore le vicende biancocelesti lo si capisce da come parla della situazione dell'Aquila: "Quella contro il Chievo è stata una sconfitta inaspettata, arrivata in un momento in cui c'era la possibilità di fare un ulteriore passo in avanti in classifica. Francamente, non so cosa sia successo. In queste occasioni, ci sono sempre tante concause, diversi problemi. E non è solo un problema di concentrazione. Direi comunque che la squadra è dall'inizio della stagione che sta vivendo un'annata altalenante".

Giordano poi non risparmia una frecciatina a Delio Rossi per aver esposto Cribari alla gogna dei fischi: "A meno che non ci sia stato un infortunio, io non avrei mai fatto quella sostituzione...".