Mercato 30/03/2009 15:39

Contro la crisi usiamo le idee

Stavolta, tuttavia, giocare d’anti­cipo è più che mai importante.

Non tanto perché le qualità descrit­te possono rivelarsi antidoti a un mercato soft (ma i grandi colpi re­sisteranno alla crisi, assicurano gli esperti del nostro forum), quanto perché, con specifico riferimento ai club più ambiziosi, promettono di compensare il gap rispetto alla no­biltà del calcio europeo. Arrivare prima di inglesi e spagnoli sulle rot­te dei giovani migliori da svezzare, degli svincolati da arruolare, dei campioni grezzi da rifinire e valo­rizzare, dei talenti perduti da rilan­ciare, significa poter annullare la soggezione economica e tecnica che ci è costata, quest’anno, l’addio alla .

Adriano Galliani non esagera, probabilmente, nel temere adesso anche il sorpasso dei tedeschi, nel rivendicare l’allarme e nell’indica­re il baratro, nell’invocare leggi nuove e stadi di proprietà: speria­mo esageri, però, quando conia, per provocare, la “ Money League”, spiegando come ormai le classifi­che sportive coincidano con quelle dei fatturati. E la forza delle idee? E l’italica arte d’arrangiarsi? E l’inge­gno e la fantasia che abbiamo nel Dna? Muovendosi con lungimiran­za e individuando attentamente gli obiettivi, i nostri club potranno otti­mizzare gli investimenti e rilancia­re la sfida all’Europa, accantonando per un po’ rimpianti pur legittimi: meno magnati e più pressioni, sta­di vetusti e tasse elevate non ci im­pediranno di mantenerci competi­tivi.

La che plana su Neven Subotic, 20 anni, gigante serbo del Borussia Dortmund, dimostra l’abi­lità di smarcarsi da cifre folli e no­mi illustri, di diversificare gli inve­stimenti: uno importante e ingente, per assegnare l’eredità di Pavel Nedved, e attorno alchimie destina­te ad accordare prezzi e qualità, ro­vistando in particolare tra i miglio­ri giovani d’Europa. Non è casuale, solo rimanendo in Bundesliga, che sondaggi siano stati anche effettua­ti per i due gioiellini dello Stoccar­da: il centrocampista Sami Khedi­ra e il difensore Serdar Tasci.


Il Milan, che pure d’una rinfre­scata avrebbe urgenza, stupisce di primo acchito per l’abbinamento a Fabio Cannavaro, però l’eventuale candidatura va inserita in un ­sto più ampio, essendo bilanciata dall’acquisto già affettuato del 23enne brasiliano Thiago Silva: il capitano azzurro garantirebbe così solidità ed esperienza immediate, senza pregiudicare la rifondazione. A prezzo abbordabilissimo, sia chia­ro, ché il contratto di Cannavaro con il Real è in scadenza a giugno e gli svincolati, in tempi grami, sono una risorsa. Al pari dei campioni co­struiti in casa (Marchisio e Giovin­co bianconeri; Santon e Balotelli ne­razzurri; Abate, Di Gennaro e Palo­schi pronti a tornare in rossonero) e al pari dei campioni reinventati: Pazzini triste a Firenze e scatenato alla Sampdoria, con addosso quella stessa maglia che aveva ritemprato già Cassano; Thiago Motta abban­donato dal
e tornato a livelli d’elite con il ; Beckham “pen­sionato” a Los Angeles e tornato in­dietro di dieci anni al Milan; Marco Motta comparsa a Udine e protago­nista a Roma…


Ingegno e fantasia. Forza delle idee. Giovanotti e svincolati. Affari inventati. Scambi e prestiti per ag­girare la crisi. Grandi colpi che so­pravviveranno. Forse sarà anche un mercato soft, ma sogni ed emozioni non ne risentiranno.