Mercato 13/02/2009 09:05
Rinnovo Aquilani, la parola agli ex

Totti attraverso il Corsport. Da una
voce nasce un coro canta e così al Capitano
si sono uniti altri nomi importanti del panorama giallorosso.
«Alberto deve dare il meglio! Altri giocatori come
Perrotta e, prima ancora, Tommasi sono stati fischiati
dal pubblico eppure sono giocatori di livello internazionale
» con la sua voce pacata Eusebio Di Francesco
si dice certo che: «Alberto uscirà fuori per quello
che è. I tifosi spesso fanno prima a fischiare che ad applaudire
se cambiassero strategia forse sarebbe
meglio per il giocatore e di conseguenza per loro
non
si gioca bene se si è fischiati». A sfoderare solo ottimismo
e belle parole è Fabio Petruzzi: «Alberto è un ragazzo
maturo, da tifoso giallorosso mi auguro che rimanga
a Roma, è stato un po sfortunato con gli infortuni
però il suo valore è fuori discussione». Fabio dagli
occhi blu lancia un messaggio ad Aquilani: «Alberto a
Roma cè tutto! E una bella città e ha dei tifosi straordinari
che per lui stravedono
non te ne andare». Il
pubblico giallorosso è un pubblico innamorato e così
ogni tanto agisce dimpulso, sembra pensarla così anche
Carlo Mazzone, lex allenatore infatti dichiara: «Alberto
ha bisogno di essere coccolato. I tifosi della Roma
sono bravissimi a far questo però quando sono delusi
reagiscono anche fischiando e questo mi dispiace molto.
Il ragazzo non se lo merita perché nonostante gli
infortuni è riuscito a rimanere ad alti livelli e la sua presenza
in Nazionale lo dimostra». La palla passa da un allenatore
a un altro Odoacre Chierico. Il "roscio" dal filo
di voce è certo: «Il valore di Aquilani non si discute.
Non abbiamo mai potuto vederlo allopera per colpa dei
troppi infortuni. Va tutelato e la società non deve lasciarlo
andar via, è nato nel vivaio della Roma ed è uno
"S
dei suoi figli. Basta che giochi 7-8 partite consecutivamente
per riavere il vero Alberto davanti ai nostri occhi
». A farne una questione di romanità è un altro allenatore,
un altro Capitano, Giuseppe Giannini: «Come
a Totti e a De Rossi, il pubblico si aspetta molto da Alberto,
è normale che sia così e, a volte, i fischi significano
niente altro che amore. Deve imparare a convivere
con la loro presenza e dimostrare la sua forza». Un problema
di convivenza dunque che spesso sfocia in un
nervosismo fuori luogo come Zibì Boniek, altro grande
ex, sottolinea: «Il suo problema è che non si può allenare
con continuità e quando questo avviene ha la
pretesa di voler subito scendere in campo. E questa sua
pretesa di voler essere titolare a ogni costo che minfastidisce.
Ci vuole pazienza per far bene, deve saper
aspettare il momento in cui sarà in forma». Lo vogliamo
chiamare nervosismo e se invece il problema assumesse
il nome di gelosia? Sebino Nela insinua il dubbio:
«Temo che Alberto senta un amore diverso nei suoi
confronti rispetto a Totti e a De Rossi. Lo vedo molto
combattuto. Sono certo che la società lo voglia trattenere
e che lui abbia lo stesso desiderio. Nel calcio moderno
è molto difficile avere una maglia da titolare salvo
che il tuo nome non sia Messi e soprattutto dopo un
lungo stop si corre il rischio di sbagliare la partita ed essere
fischiato. Alberto è confuso da molto tempo, forse
gli farebbe bene cambiare aria». Uno che è stato investito
dallamore del tifo romanista è sicuramente Marco
Delvecchio: «Secondo me ci sta che i tifosi possano
fischiarti se non giochi bene, rientra nei ruoli ma non
ci sono dubbi sullaffetto che nutrono nei confronti di
Alberto. Lunica cosa che un calciatore può fare è smentirli
e dimostrare sul campo il suo valore. E il campo
che dimostra se si è forti oppure no! Fuggire da Roma
non è una soluzione perché i problemi si trovano ovunque.