Mercato 04/02/2009 15:26
Angelozzi (ds Lecce): "Diamoutene? e giusto che si giochi questa occasione"
A Roma ci si interroga sulle reali qualità del giocatore. Lei come si sente di descrivere Diamoutene tecnicamente ma soprattutto moralmente? "Le qualità morali di Suley sono ottime, a noi non ha mai dato problemi. Ha giocato 120 partite e più in serie A, ha maturato esperienze fin da giovanissimo è un nazionale del Mali, quindi non credo che sia tecnicamente che moralmente possa essere messo in discussione. Ha una forza fisica devastante che deve soltanto essere dosata. Se prende consapevolezza dei propri mezzi diventa davvero un buonissimo giocatore. E nella Roma ci può stare benissimo."
Allora perchè però a Lecce ha incontrato più di qualche difficoltà? "Guardi, a Lecce era capitano. E se anche ha incontrato delle difficoltà capita a tutti prima o poi. Le dico anche che se non fosse finito alla Roma già lo avevamo dato alla Dinamo Kiev che questanno giocava la Champions. Non è stato il Lecce che lha voluto vendere ma lui che ha voluto a tutti i costi cambiare aria e sopratutto Roma quando gli si e prospettata".
Quindi ci fidiamo di lei direttore?
"Qualcuno a Roma era scettico di quando io proposi Vucinic definendolo un campioncino e ora guardi un po quanto sono andato lontano dalla realtà. Mirko ha lasciato ricordi bellissimi a noi e siamo contenti di come sta andando bene a Roma".
Tornando a Diamoutene. Che cosa dovrà succedere a Roma affinché lui esploda definitivamente?
"Deve solo giocare, più possibile anche se sò che e difficile per via della concorrenza, ma ora lui si e fatto grande ed e giusto che si giochi questa occasione".
Unultima domanda. A Roma si crede molto in Antunes in ottica futura. Secondo lei perche ha giocato molto meno rispetto alle aspettative a Lecce?
"Questo non glielo so dire. Dovrebbe chiederlo al tecnico. E normale che la stagione e lunga e ogni allenatore ha le sue idee. Se uno entra a posto di Antunes e comincia a fare bene e poi difficile toglierlo. Ma ci sarà tempo per rifarsi. Noi crediamo quanto la Roma sul portoghese".