Mercato 03/01/2009 11:53

La cessione di Bridge la chiave per lo scmbio Cicinho-Malouda

Opinioni. Quel che conta è altro. Per esempio, che Scolari avrebbe dato il via libera alla cessione di Malouda. La scorsa estate, il laterale transalpino era stato convinto a restare proprio dal tecnico brasiliano. Il giocatore non credeva di rientrare nei piani del tecnico che aveva preso il posto di Grant. Il Chelsea stava sferrando una seria offensiva per prendere Robinho dal Real Madrid e Malouda aveva chiesto al suo agente, Pierre Frelot, di cercargli un'altra sistemazione. La Roma era la pretendente più agguerrita. A Trigoria avevano studiato anche il modo di superare i problemi relativi all'ingaggio. Questione non da poco, visto che il francese guadagna a Londra qualcosa come 3.2 milioni di euro l'anno. Fallita la trattativa con le merengues per Robinho, però, Scolari era stato costretto a fare marcia indietro. Le lusinghe del tecnico avevano sortito l'effetto sperato e Malouda aveva risposto con un secco ma cortese «no grazie» all'interessamento della Roma. La passione di Spalletti per il francese è arcinota. Il tecnico se lo ricorda bene, per averlo ammirato dal vivo ai tempi del doppio confronto con il Lione, nel 2007: «Quando passava davanti alla panchina, sentivo alzarsi il vento».

Altro elemento che rende l'affare ancora più intrigante è il via libera di Scolari alla cessione di Wayne Bridge al Manchester (l'operazione costerebbe ai citizens non meno di 12 milioni di euro). Sia chiaro, Bridge è un terzino sinistro. Ma all'occorrenza è in grado di giocare anche a destra. La sua cessione aprirebbe un buco in difesa. Non tra i titolari, perché a destra c'è Bosingwa e dalla parte opposta Paco Ferreira. Semmai, tra le prime alternative. Un club come il Chelsea, che in Premier stenta e in ha chiuso il girone alle spalle della Roma, non può permettersi di affrontare la seconda parte della stagione senza validissimi ricambi. Che se fossero del livello di Cicinho potrebbero benissimo contendere a Paco Ferreira una maglia da titolare. Oltretutto, Cicero nostro ha spiccate doti offensive (forse, pure troppe). Come Malouda, che invece ha fatto le fortune proprio come laterale alto. C'è chi potrebbe obiettare che entrambi hanno giocato in , dove quindi non potrebbero essere utilizzati. È vero. Come è vero che la Roma ha già diverse alternative sulla fascia destra. In basso, Panucci e Cassetti. In alto, con il nuovo modulo, non si può più parlare di esterni. Anche se l'eventuale arrivo di Malouda, un giocatore in grado di fare la differenza soprattutto dalla metacampo in su, potrebbe pure convincere Spalletti a ripensare un assetto tattico adatto alle caratteristiche del francese.