Mercato 23/12/2008 12:53

Un vero regalo o solamente un pacco?

Quando parla Capello la Milano rossonera ascolta, e Don Fabio è stato chiaro: "Se con il Milan [Beckham] giocherà, allora avrà la chance di essere nel gruppo per l'amichevole contro la Spagna dell'11 febbraio". Un concetto che tradotto potrebbe suonare così: 'David è ancora in grado di fare grandi cose: dategli fiducia e così Milan e Inghilterra potranno goderselo veramente'.

Qualche perplessità sulla tenuta fisica dello Spice Boy comunque rimane. Più che altro perché l'immagine riflessa verso il pubblico è quella di una star da rivista patinata, non certo un faticatore da campi fangosi. Questa fotografia, peraltro, si può allargare a tutto il Milan: bello, a volte bellissimo quando c'è da mettersi il vestito da sera per una notte sotto i riflettori di San Siro; brutto, a volte bruttissimo quando c'è da correre dietro al pallone su un campo di provincia.

Gli uomini di non sbagliano mai nei posticipi casalinghi e spesso si esaltano: 4-1 alla Lazio, 1-0 all'Inter, 2-1 al Siena, 1-0 al , ora il 5-1 all'Udinese condito dalla presentazione di Beckham, più fotografato che mai, più sorridente che mai, più "Magic" che mai con quel numero 32 che, vista la provenienza californiana, ricorda inevitabilmente un paragone cestistico.

Un confronto certamente più utile, però, è quello con Ronaldinho, un altro fuoriclasse arrivato al Milan tra entusiasmo e freddezza, per poi regalare al pubblico rossonero la gioia più grande di quest'inizio stagione: la vittoria nel derby.

Per non farsi sfuggire via un altro campionato, però, il Milan ha bisogno di qualcosa in più e questo surplus potrebbe essere rappresentato proprio da David Beckham. Una cosa è certa però: regalo vero o semplice pacco, bisognerà davvero sbrigarsi a scartarlo, contiene materiale a breve scadenza.