Mercato 29/12/2008 11:07
La Roma vuole blindare Vucinic fino al 2014
IL MESSAGGERO - Mirko Vucinic non è solo il giocatore dellanno del Montenegro, la sua nazionale, investitura che riceve per la terza volta di fila. E il miglior attaccante della Roma in questi primi quattro mesi della stagione: 10 reti ben spalmate nelle competizioni a cui partecipa la squadra giallorossa.
Quattro in campionato, tre in Champions, due in Coppa Italia e una in Supercoppa. Gol belli e quasi tutti pesanti. Pensando al centravanti, e non solo a lui, Spalletti ha consigliato la proprietà, già ai primi giorni di dicembre: priorità ai rinnovi di contratto che al completamento dellorganico. Perché, però, aggiornare lingaggio di Vucinic che ha un accordo con scadenza nel 2011? La spiegazione è semplice: lallenatore toscano mette davanti a tutto nel suo lavoro quotidiano, la stabilità dello spogliatoio, fondamentale proprio come lequilibrio che chiede alla squadra in partita.
Spalletti, anche in pubblico, ha sempre sposato lautofinanziamento della società, appoggiando a trecentosessanta gradi ogni iniziativa, in entrata e in uscita. Grande attenzione agli emolumenti concessi, nessuna gelosia e zero pressione verso quei giocatori conquistati da altri club con stipendi qui considerati fuori budget e massima disponibilità nei confronti di chi per restare a Trigoria avrebbe voluto solo il giusto adeguamento.
Lultimo caso, nella stagione scorsa, il rinnovo del portiere Doni che tre anni e mezzo fa scommise su se stesso e si presentò gratis (pagandosi lindennizzo di poco inferiore ai quindicimila euro). Quando lo tentarono il Barcellona e la Juventus, disse alla Roma che sarebbe rimasto. Ma a condizioni diverse. Spalletti lo appoggiò, sino alla firma. Sta accadendo con altri e si riproporrà nel 2009 proprio con Vucinic. Che non è un nome a caso tra i tanti in lista dattesa, impazienti di poter rinnovare, prolugare e migliorare i rispettivi accordi. Mirko, pagato dalla Roma quasi venti milioni (dopo Batistuta e Cassano, è lacquisto più caro della gestione Sensi), guadagna un milione e ottocentomila euro (cifra al lordo). Baptista, acquistato prima di Ferragosto, prende più del doppio come ingaggio, quattromilioni e cinquecentomila, il triplo se si considerano i tanti bonus concessi al brasiliano. Negli strani intrecci del mondo del calcio può sembrare un fatto normale. Perché la Bestia, arrivando dal Real, si è portato da Madrid uno stipendio da top player, mentre Vucinic si è presentato a Trigoria da Lecce e non può essere la stessa cosa.
I dirigenti della Roma e lo stesso Spalletti, però, fanno altre valutazioni. La società giallorossa, la scorsa estate, su input del tecnico, ha fatto capire a Mirko di puntare decisamente sulle sue prestazione. Il 28 agosto il Manchester United offrì ventitre milioni per il cartellino del centravanti: il no deciso della Roma ha costretto Ferguson a virare su Berbatov. Da quellaffare saltato, è partita la nuova negoziazione con Vucinic. La proprietà giallorossa sa che il contratto del giocatore non va semplicemente aggiornato. E da rifare, posizionando il montenegrino nella fascia alta degli ingaggi.
Anche perché un conto è mettere sul mercato un difensore, unaltra un centravanti di 25 anni (il Real lo segue da tempo). Da un paio di mesi i dirigenti romanisti stanno parlando con Alessandro Lucci, manager dellattaccante. La società giallorossa punta a offrire a Mirko un quinquiennale, per blindarlo sino al 2014. Per Vucinic sarebbe meglio un quadriennale. Ma la durata non sarà mai un problema. Il nodo è lingaggio: quello nuovo dovrà essere dai due milioni e mezzo ai tre milioni. Simile a quello di Baptista, inferiore solo agli stipendi di Totti e De Rossi (Montella è un caso a parte e si sa). Teoricamente a giugno il centravanti si potrebbe svincolare grazie allarticolo 17 (indennizzo di poco inferiore ai quattro milioni, un quinto di quanto è stato pagato).
Ma esiste un gentleman agreement tra i grandi club che scansano questa risoluzione contrattaule forzata. Lo stesso Mirko la considera non elegante. Quindi ascolterà la proposta definitiva della Roma, in primavera o anche a fine stagione, prima di decidere che cosa fare da grande. Se il club giallorosso gli dimostrerà, come a fine agosto, di credere ancora in lui, sarà ben contento di trovare una soluzione, firmando il nuovo accordo. Se mancherà lintesa, troverà con i dirigenti giallorossi la migliore via duscita. Per tutti. (Il Messaggero)