La penna degli Altri 31/03/2012 10:35

Il mistero Bojan

 

Bojan finora ha collezionato in campionato 25 presenze, ma soltanto in otto casi è stato titolare e in due sole occasioni ha giocato l’intera partita, in casa del e proprio all’Olimpico contro il Chievo. Otto partite da titolare e diciassette presenze da subentrato, e il dato singolare è che entrando in corsa ha segnato tre delle sue quattro reti complessive: in casa contro Milan e Inter e a Novara, avversaria domani della Roma. Il quarto gol, il primo con la maglia giallorossa, Bojan l’ha segnato all’Olimpico all’Atalanta. Insomma, non parte titolare in casa dallo scorso 8 gennaio, cioè da quasi tre mesi: un’eternità per uno che era arrivato alla Roma con i (presunti) gradi di intoccabile per via del suo glorioso passato al e della fortissima pressione esercitata da Luis Enrique per averlo con sé nella capitale.

 

A nove giornate dalla fine del campionato, Bojan non ha ancora convinto nessuno, in primis lo stesso Luis che fatica a farlo giocare nella squadra titolare (a Catania gli è stato preferito addirittura Piscitella, ricordate?). È arrivato il momento, però, di cominciare a tirare le somme in vista della prossima stagione: la Roma, al di là della sua situazione contrattuale (prestito biennale dal ), vuole capire con esattezza se potrà o meno fare in futuro affidamento concreto su Bojan. E, per valutarlo al meglio, potrebbe cominciare a dargli fiducia (e un pizzico di continuità) già a partire dalla gara di domani. E, tutto sommato, è anche un po’ strano fare certi discorsi per un ragazzo di 22 anni (da compiere in agosto) che nella sua bacheca personale ha già sistemato 3 campionati di Spagna, 2 , 1 Coppa del mondo per club, 1 Supercoppa Uefa, 2 Supercoppe di Spagna e 1 Coppa di Spagna, con 41 reti all’attivo in 163 partite con la maglia azul-grana del .

 

Resta da capire, in pratica, come mai un talento come Bojan stia faticando così tanto per imporsi nella Roma: impossibile ipotizzare che qui in Italia si sia dimenticato come si fa a segnare e, per questo, occorre battere altre strade per arrivare alla soluzione del mistero. Chissà, forse le sue caratteristiche tecniche non si sposano alla perfezione con il calcio che si gioca nel nostro campionato, ma le sue qualità sono fuori discussione. Ecco perché è probabile che Bojan stia (ancora) pagando il processo di ambientamento in una realtà inedita, senza dimenticare che per lui si tratta della prima esperienza lontano da casa. Qualche giorno fa ad un quotidiano spagnolo ha confidato di nutrire ancora speranze di convocazione nella Spagna che giocherà alle prossime Olimpiadi, ma per meritarsi il viaggio a Londra dovrà dimostrare tante cose belle con la maglia della Roma. E, se Luis lo farà giocare, la partita di domani contro il Novara potrebbe esser per Bojan la prima tappa di avvicinamento verso la capitale inglese. La Roma ha bisogno anche dei suoi gol (la squadra giallorossa - dopo 29 giornate - non segnava così poco da dieci anni) per continuare a sognare l’Europa. Il Novara non subisce reti da tre partite e nelle ultime quattro ne ha incassato soltanto uno, a : questo vuol dire che la difesa dei piemontesi non è così scarsa. A Bojan il compito di dimostrare il contrario.