La penna degli Altri 17/04/2011 14:18
Subito 40 milioni per le stelle
così la liquidità necessaria per investire immediatamente sul mercato. Una buona campagna acquisti, con delle cessioni ponderate, farà comunque lievitare sensibilmente la cifra cash. Baldini potrebbe ritrovarsi a gestire un portafogli ricchissimo. Come negli anni della Grande Roma. Quella del terzo scudetto. «Siamo felici», ha commentato soddisfatto il direttore operativo Gian Paolo Montali, «questo accordo ci dà carica e unenergia in più. Possiamo ora programmare il futuro in modo più dettagliato. Questa sinergia, tra gli americani e Unicredit, è positiva per il gruppo e la squadra».
Entriamo nel dettaglio. Laccordo prevede che la DiBenedetto As Roma LLC, la società partecipata da DiBenedetto, DAmore, Pallotta e Ruane, costituisca con Unicredit una Newco. Sarà questa nuova società, questa holding, a fare tutto. Comprerà lAs Roma, certo. Ma anche As Roma Real Estate, leggi Trigoria e Brand Management Srl, leggi marchio e merchandising giallorossi. Il prezzo del triplice acquisto? 60.3 milioni per il 67,097% di Roma 2000, lattuale controllante dellAs Roma, più 6 milioni per Roma Real Estate e 4 milioni per Brand Management Srl. Totale: 70.3 milioni, di cui 42.2 milioni (il 60%, appunto) a carico degli americani. Gli altri 28.1 milioni (il 40%) ce li mette Unicredit.
Le parti hanno concordato anche la futura ricapitalizzazione, che viene stimata in almeno 35 milioni. Il prossimo bilancio dellAs Roma sarà in profondo rosso. Sarà necessario intervenire ripianando le perdite nellesercizio successivo, che si chiuderà a giugno 2012. «Nei tre mesi successivi alla conclusione dellOpa», si legge nella nota, sarà lanciato «un aumento di capitale in opzione, a condizioni di mercato». Esattamente come per lacquisto del 67,097% dellAs Roma, anche laumento di capitale sarà ripartito in ragione della divisione delle quote della holding: 21 milioni (il 60%) li dovranno tirare fuori gli americani, i restanti 14 milioni (40%) la banca.
Poi cè lOpa, lOfferta pubblica di acquisto. Una volta concluso liter della compravendita, e quindi solo dopo che lAntitrust avrà approvato laccordo sottoscritto a Boston, andrà lanciata per legge sul 32,903% di capitale sociale non in possesso della holding romanista. Attenzione, è obbligatorio chiedere ai piccoli azionisti se vogliono vendere le loro azioni. Ma non è obbligatorio accettare. Il prezzo fissato a Boston è di
0,6781 euro. Ovvero, quasi 50 centesimi in meno (0,4879 per la precisione) del valore attuale, che è di 1,166 euro. Cè una spiegazione. Gli americani non hanno alcun bisogno di rastrellare azioni, perché con il
67,097% (di cui però il 40% è di Unicredit) controllano già lAs Roma. È una spesa dovuta, ma di fatto strategicamente superflua. In ogni caso, nelleventualità che tutti i piccoli azionisti aderissero allOpa, le parti hanno stanziato 29.570.365 milioni. Anche qui, 17.7 sono a carico della DiBenedetto As Roma LLC e 11.8 di Unicredit.
Piazza Cordusio finanzierà la cordata con un prestito complessivo di 40 milioni (30 sono da restituire entro il 2016, 10 entro il 2021). Il denaro permetterà agli americani di intervenire in maniera incisiva per rafforzare la rosa. Aggiungeteci che eventuali operazioni intelligenti in uscita faranno impennare la cifra. Sognate pure, luomo delle stelle sta per arrivare. Si chiama Franco Baldini.