La penna degli Altri 30/01/2011 10:17
Brillanti e offensivi. Poi ci pensa Di Vaio
Giocare oggi con il Bologna o è facilissimo o è difficilissimo. Non cè una via di mezzo. Perchè il Bologna, coinvolto per colpe non proprie ( ma del suo ex proprietario Porcedda) nella lotta per la salvezza, non smette mai di giocare. Esempio: a Bari, con lultima in classifica, ha attaccato come ha fatto nel turno successivo a San Siro con lInter campione di tutto; al San Nicola ha vinto, a Milano ne ha presi quattro. Se il... dislivello tecnico era tale da indurre qualunque allenatore a cercare di difendersi allo scopo di ridurre il passivo, non ha avuto lo stesso effetto su Alberto Malesani che in questa stagione bolognese sembra tornato nel suo momento migliore.
GIOVANI E RISCOPERTE -Carmine Longo ha affidato al tecnico un organico di buon livello tecnico, con alcuni giovani interessanti come Ekdal e soprattutto Ramirez ( la cui assenza è un vantaggio notevole per la Roma) e Malesani ne ha tirato fuori una squadra che ha un gioco, spesso brillante, a volte molto divertente, come tutti hanno visto nella gara di domenica scorsa con la Lazio. Un gioco a cui non rinuncia mai, né con le piccole, né con le grandi. Finora, il suo capolavoro è la rivalutazione di un ex ragazzo del Bologna, Francesco Della Rocca, 24 anni, finito la scorsa stagione a Perugia, dove in molti credevano che si fosse perso. Della Rocca è diventato un punto di riferimento molto prezioso per il Bologna e con la Lazio il tecnico gli ha affidato il ruolo del trequartista, spostando Ekdal a fare linterno.
LINOSSIDABILE DI VAIO -E una squadra che ruba locchio e che ha in quel fenomeno di Marco Di Vaio (anche se in dubbio per la gara di oggi) il suo vero leader. Tredici gol senza un tiro dal dischetto, quanti ne ha fatti il capocannoniere Di Natale (anche lui senza rigori, altrimenti sono 15), uno in meno di Cavani. Il bomber sta attraversando un ottimo momento di forma e come lui tutto il Bologna. Perfino le intemperie societarie, che si susseguono a ritmo infernale, passano in secondo piano di fronte alla squadra e al suo gioco.