Eventi 12/11/2014 15:41
Premio 'Etica nello Sport', Garcia premiato a Tor Vergata. Il tecnico: "Il campionato lo vince il migliore? Allora vinciamo noi. Piccoli in Europa, ma in Italia siamo i più forti. Totti grande campione e grande uomo" (FOTO E VIDEO)
DA TOR VERGATA MATTEO MONTI - Alle ore 14.30 il tecnico della Roma Rudi Garcia sarà presente all'Università Tor Vergata -presso la facoltà di Economia- per ricevere il premio 'Etica nello Sport'. Alla premiazione prenderanno parte Michele Plastino, Paolo Del Bene, Renato Lauro, Antonio Lombardo, Giuseppe Novelli, Giuseppe Di Paola, Gianni Rivera, Claudio Toti e Orazio Schillaci
LIVE:
15.55 - Garcia lascia l'università in questo momento in macchina. L'automobile è stata circondata dai tifosi-studenti che lo hanno praticamente 'scortato' fino all'uscita
15.43 - Garcia riceve il premio 'Etica nello Sport'
15.21 - I ragazzi presenti rivolgono delle domande a Garcia: "Roma-Juve? Ho totale fiducia nei miei ragazzi. Anche con questi episodi contrari, dobbiamo essere sicuri che questa squadra darà sempre il meglio. Che vinca il migliore? Allora vinciamo noi, siamo i più forti"
Come può un allenatore aiutare questo momento?
Il calcio è lo specchio della società. I giovani nel calcio è facile crescere. Lo sport è una scuola fondamentale della vita. Ci sono delle regole che danno un quadro molto importante: oggi quando vediamo famiglie spezzate, la gente si separa, i bimbi crescono in maniera differente. Lo sport può dargli la possibiltà di vivere in maniera differente
Quanto è difficile per lei trasmettere l’etica?
L’avversario rimane l’avversario ma dobbiamo rispettarlo. Ha gli stessi nostri parametri, dobbiamo usare fair play. Non è sempre facile: anche se il calcio è solo un gioco ci sono tanti parametri anche economici e c’è pressione. C’è una copertura mediatica importante che amplifica tutto. Bisogna sempre prendere tempo per avere la testa fredda e sempre tenere fermi i nervi. Su questa cosa dipende sempre dalla qualità della gente. Se la gente è di qualità le cose vanno bene. Io ho la fortuna di avere una squadra intorno a me, tutti gli allenatori e giocatori, che prima di essere buoni giocatori sono buoni uomini. Possiamo andare avanti nel rispetto dell’avversario
Ha mai avuto un capitano come Totti?
Il problema è che quando parliamo del capitano è che è difficile non dire cose banali: lui è fantastico, il giocatore che ha voglia di giocare tutta la partita (ride, ndr) e anche l’uomo. È di una grande umiltà che pensa sempre alla squadra. Ho trovato in Checco non solo un grande campione ma un uomo all’altezza del campione. Lui lo sa, è una delle prime cose che gli ho detto, mi piacerebbe vincere con il capitano
E’ laureato in scienze. Ha qualche consiglio da dare?
Ho un percorso particolare, sono uscito di casa a 17 anni e sono andato a giocare a calcio al nord della Francia dove fa freddo e piove ma la gente ha cuore aperto. All’inizio ho provato a studiare e fare il professionista ma era difficile. Poi quando mi sono fermato per infortunio, a 29 anni, mi sono laureato in scienze motorie. È stato un momento importante, facevo tanto cose: commentatore, allenatore ad un bassissimo livello e questa cosa di rimettermi a studiare mi ha dato l’opportunità di essere più forte anche nel mio ruolo di adesso. So qual è il loro lavoro, le loro preoccupazioni e penso di essere in grado di capire
Nella mia squadra di calcetto ho il portiere senza due gambe e l’attaccante senza gamba. La loro preoccupazione è legata ai risultati della Roma
Queste cose io le ammiro: è una lezione di vita. Mentalmente essere abbastanza forte per fare cose con handicap, mi stupisce e ammiro questa cosa. Sui risultati della Roma: bisogna avere fiducia in questa squadra. Per nessuna squadra la stagione è un fiume tranquillo, dobbiamo essere sempre convinti di quello che facciamo. Sempre misuriamo la qualità del gruppo nei momenti difficili, e io sono tranquillissimo del mio gruppo
Ha sempre creato un rapporto solido con i giocatori. Qual è il suo segreto?
Nessuno, questa domanda dovete farla ai giocatori. Io non posso allenare dei giocatori senza amarli. Io amo la mia squadra, la Roma. Ogni giocatore è particolare. Io sono la guida, bisogna mettere autorità ma sempre parlando e capendo quali possono essere le loro reazioni. Un vantaggio è che ho giocato e adesso penso ancora come un calciatore. Per questo quando vogliono fregarmi non ci riescono
Il calcio femminile?
E’ una cosa fondamentale, io penso che per ogni società professionistica dovrebbe esserci l’obbligo di avere una squadra femminile. È un calcio in via di sviluppo. A me piace perché penso che più ci saranno donne nelle tribune e meno problemi avremo. Dolcezza che può portarci tanto, gli uomini tra di loro cambiano un po’
La distanza del calcio italiano con le altre nazioni?
Abbiamo tutti la stessa passione, tifare una squadra è bellissimo, ancor di più se è la Roma. Andare allo stadio deve essere una festa e sulle tribune dico di seguire l’Inghilterra. Ma allo stadio ci si deve arrivare anche comodamente. Dobbiamo avere stadi nuovi in Italia e il calcio tedesco è l’esempio. Tra due anni, penso, avremo un nuovo stadio e questo sarà un vantaggio soprattutto per i tifosi della Roma
Come è cambiata negli anni la preparazione dei giocatori?
Quando ho cominciato lavoravo solo con un vice, adesso in trasferta siamo più noi allenatori dei ragazzi che giocano. E’ però importante, la condizione fisica è oggi importantissima. In futuro ci saranno allenatori divisi per settori del campo. La preparazione fisica ha fatto strada e altri parametri seguiranno nel futuro
Quanto ha sofferto andare dalla propria squadra e chiedere di difendersi?
Non è stata una sofferenza, penso che è stato un momento da gestire e lo abbiamo gestito con una riflessione importante. Può succedere un incidente contro una delle migliori squadre europee, dopo era giusto allinearsi. Siamo stati in grado di essere forti sul piano di non perdere fiducia in noi stessi. Stiamo costruendo da 17 mesi una squadra con una identità di gioco ma è importante vedere che possiamo giocare in maniera diversa. È umile capire che ci sono squadre più forti, speriamo in futuro di arrivare a quel livello. La strada sarà lunga ma non si farà in un giorno. In Italia stiamo lottando ma in Europa siamo delle piccole.
15.18 - Queste le parole del tecnico Garcia: "Preferisco fare con voi domande e risposte più che dire qualcosa. Io arrivo dalla Francia e sono in Italia da 17 mesi. In Italia come in Francia il momento è particolare nella vita, anche se la vita è difficle per i giovani, il futuro siete voi ragazzi. Io so che la vostra intelligenza è perche siete qui, laureati. Il futuro potete farlo voi: potete prendervi cura del vostro mondo. Mi auguro che il futuro sarà molto bello, grazie a voi" - GUARDA IL VIDEO
15.1o - Stanno adesso proiettando un video su Rudi Garcia
14.53 - Prende la parola Gianni Rivera: "Credo che questa sia una bella giornata, come tutte quelle in cui si parla di cultura e etica. L'università dovrebbe essere sempre messa in condizione di mettere in evidenza queste cose. Il premio viene consegnato ad uno degli attori viventi del momento sportivo. Il ruolo svolto da Garcia è importante. Importante soprattutto per i presidenti che sanno con chi prendersela quando le cose non vanno bene. Dovrebbe essere l'unico che non deve mai essere messo in discussione ma la vita è fatta di responsabilità. Garcia è un uomo importante per il messaggio che vogliamo portare avanti, è vero che qualche volta si prende qualche libertà, come suonare il violino (applausi dall'aula magna, ndr). Ma si è difeso con eleganza, complimenti con la scelta, ci vuole anche quello. E' un uomo che merita molto, lavora molto bene sul piano comportamentale. Anche questo presunto scontro con Totti, qualcuno ha detto che è rimasto qualche segno ma loro hanno fatto capire che non rimarranno mai per portare a casa la cosa più importante finale. Crede molto nello spogliatoio, la zona dove si lavora di più. La parola spogliatoi è nato con Rocco, l'allenatore bravo è quello che costruisce la partita dentro lo spogliatoio in settimana. Siamo contenti di far venire qui Garcia, penso ci siano anche laziali (fischi dall'aula magna, ndr). In bocca al lupo e che vinca il migliore"
14.42 - Sale a circa 600 il numero delle persone presenti nell'Aula Magna. E' iniziata l'evento per il premio che in passato è stato assegnato anche a Tommasi, Sensi, Platini, Prandelli, Ferguson
14.40 - Arrivato il tecnico della Roma Rudi Garcia: cori per l'allenatore giallorosso - GUARDA IL VIDEO
14.28 - L'aula Magna di Economia, dove si svolgerà l'evento, è piena con circa 300 persone
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