Esclusive 09/04/2024 09:36

Bonessio a LR24: "Il gesto di Mancini sfottò da derby. Ho chiesto al Questore di verificare la questione Radu. Stadio? Sottostimato l'investimento"

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Mancini e il bandierone sventolato sotto la Sud, la felpa con la grafica nazista di Radu e la questione Stadio della Roma, di questo e altro ha parlato Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport Roma Capitale, contattato dalla redazione di LaRoma24.it. Ecco le parole di Bonessio, dai fatti del Derby alla questione relativa al nuovo impianto giallorosso.

"Non ho visto il derby dal vivo, l'ho seguito in diretta online minuto per minuto. Avevo visto la mattina la documentazione relativa agli scontri della mattina che non lasciavano presagire nulla di buono, fortunatamente è andato tutto meglio del previsto".

Tante polemiche per il gesto di Gianluca Mancini, che ne pensa?
"Da quello che ho visto, immagini a posteriori, sicuramente è un gesto che può sobillare i tifosi opposti però è uno sfottò. La bandiera con il disegno del topo 'l'aquila s'è fatta topolino' e vi abbiamo dato un altro smacco in questi termini. Insomma, dietro questo sfottò mi sembra non si vada oltre un certo limite. Quando invece si tratta di utilizzare valori che nulla hanno a che fare con il calcio o lo sport nel senso vero e proprio del termine, ma si entra nel campo di riferimenti a stragi che hanno segnato l'umanità, a guerra, a persecuzioni degli ebrei e alla shoah, inneggiando alla realtà nazista io penso che cambino completamente i valori in campo. Impossibile pensare che l'utilizzo di quei simboli possa rientrare in una logica di partecipazione o di tifoseria, lì ci sono valori che nulla hanno a che fare con attività sportive, sociali, culturali. Non devono trovare spazio, non possono essere manifestati apertamente, non lo dico, ma la costituzione e le leggi vigenti. Il fatto è che in diretta le immagini di Radu fossero già presenti sui social, è impensabile che nessun dirigente della Lazio..."

Quando è entrato allo Stadio, per esempio?
"Esattamente. Oggi ho letto che avrebbe indossato la felpa una volta entrato perché offerta dai tifosi, ma realmente questa cosa non sembra, non ha altre maglie allacciate in vita, quello era l'abbigliamento con cui è entrato. Il simbolo era molto chiaro, le SS di società sportiva Lazio con la grafica delle lettere del nazismo della Germania hitleriana. Disattenzione della vigilanza, disattenzione quando sono state diffuse le immagini e si stava ancora giocando e nessuno è intervenuto, queste cose fanno parte di un contesto generale. Bisogna ripristinare la correttezza dei rapporti e della legalità. Un conto è lo sfottò, prendere in giro gli avversari, ben altro conto è fare riferimento a sciagure attraverso cui la nostra umanità purtroppo è passata. Ho chiesto che il Questore verifichi l'episodio e poi anche l'idea che Radu possa essere oggetto di notifica di Daspo, atto pensato e approvato come atto anche di prevenzione e in questo ambito chi ostenta questi atteggiamenti deve essere bloccato, fermato, gli deve essere impedito di proseguire in questo proselitismo di odio e fuori da ogni logica".

Si sta parlando più di Mancini che di Radu. 
"Sono d'accordo, l'aquila s'è fatta topolino e il lupo se l'è mangiato, questa è la metafora che si voleva utilizzare con quel bandierone. Anche volendo vedere una volontà di umiliazione non la vedo, vedo sfottò, presa in giro, nessun valore che viene calpestato o oltraggiato".

Questione Stadio: che succede?
"Ho palesato quello che è diventato un ritardo notevole. Abbiamo votato in Consiglio comunale un atto che ha riconosciuto il pubblico interesse al progetto presentato dall'AS Roma che però era una delibera soggetta a tutta una serie di prescrizioni, di indicazioni, di approfondimento, c'erano almeno una trentina di prescrizioni e di ordini del giorno allegati alla delibera che sollevavano problemi, chiedevano approfondimenti su: questione impatto ambientale, da un punto di vista in particolare del verde esistente, la questione del trasporto, in particolare legato al trasporto pubblico, quindi al nodo ferroviere della stazione Tiburtina e alla fermata Quintiliani, la questione dell'impatto acustico rispetto alla vicinanza all'ospedale Pertini, adesso addirittura con l'ipotesi del secondo ospedale che dovrebbe essere una struttura che dipenderebbe dal policlinico Umberto Primo e poi la questione della viabilità vera e propria, cosa succede se non si dovesse lavorare per bene sul trasporto pubblico e se si dovesse favorire il trasporto privato, come potrebbe reggere l'intera viabilità del quadrante. Ecco, su questi temi l'AS Roma e l'amministrazione comunale si erano impegnati nel percorso che si è svolto, quello del dibattito pubblico, in un modo abbastanza particolare, che ha lasciato insoddisfatti. La Roma si è presenta a incontri su temi separati, come il verde, senza mai dare un'ipotesi di soluzione, ipotesi di risposta. Ci si è limitati ad approfondimenti di tipo accademico. Quando si parlava di trasporto pubblico è venuto un ingegnere dei trasporti della Sapienza a mostrare come si realizzava una ricerca sulle capacità trasportistiche delle linee pubbliche generalmente. Non erano risposto, hanno lasciato la cittadinanza con insoddisfazione, insoddisfazione in questi mesi aumentata. Mai un commento, non si è pensato per esempio 'non riusciamo a risolvere il problema dell'inquinamento acustico, facciamo una copertura copri-scopri, che conterrebbe in maniera drastica i suoni. Quando leggi che a Madrid il Santiago Bernabeu è stato rifatto con 800 milioni, il Tottenham ha speso 900 milioni di sterline, probabilmente l'impegno economico da un punto di vista tecnologico sullo stadio della Roma non è adeguato a questi standard europei, sono preoccupato, tengo ai valori dello sport. Sono un discreto tifoso della Roma, vorrei che lo stadio fosse sentito dai romani come un valore aggiunto, invece sta diventando una questione di tifo. Non c'è attenzione al quadrante di Pietralata".

Riguardo gli sfratti che lei ha commentato con un comunicato.
"Si sapeva da tempo che c'erano dei terreni oggetto di interventi pubblici, Acea ha realizzato tra via dei Monti di Pietralata e la zona dove dovrebbe nascere lo Stadio un imbocco di un connettore, 2021. Ci sono dei verbali da parte della polizia locale che riscontra che in quell'area si sono sistemati dei senza fissa dimora provenienti soprattutto dall'insediamento chiamato Baobab alla stazione Termini. Quando fai un intervento di sgombro devi anzitutto, e spero lo abbiano fatto, avvisare qualche giorno prima. Poi non hai mai la sicurezza che effettivamente coloro che sono lì a dormire nel rifugio di fortuna si siano effettivamente spostati. Quando vai alle 5:00 devi andare per forza con i servizi sociali, ti dà la sicurezza che di fronte a emergenze che potresti non aver previsto nonostante lo sforzo. Donne incinte, minori, adulti disabili, puoi trovare imprevisti che pur avendo avvisato non avevi calcolato. Questa è stata leggerezza. Poi la cartellonistica, ho verificato di persona: c'è un cartello approssimativo, non dice chi sia responsabile del cantiere, chi sia il committente, quale sia stato il percorso autorizzativo avuto per fare questi scavi di indagine geognostica e archeologica, mi pare si stia procedendo con una certa superficialità e una certa imposizione di autorità. Questo non giova nel fare accettare quella struttura in quel quadrante. Probabilmente da parte di qualche ufficio c'è un eccesso di pensare che tutti i terreni fossero nella disponibilità dell'amministrazione comunale, che tutti i contenziosi per gli espropri fossero risolti, ma per fare questo devi avere la disponibilità dell'area. Secondo me qualcuno ha raccontato agli assessori competenti e anche al sindaco una situazione che non corrisponde alla realtà vera del territorio oppure non si spiega questo modo approssimativo di lavorare. Se tutto fosse chiaro e lineare basterebbero atti del dirigente della polizia locale e sarebbero affissi sul cartellone e non ci sarebbero problemi di sorta. Probabilmente l'investimento che avevano pensato all'inizio è sottostimato, le soluzioni tecniche però esistono, ci deve essere la volontà di utilizzarle e fare un progetto che sia legato a queste possibilità".