Esclusive 10/02/2022 16:49
BERNAUER A LR24.IT: "Sarebbe un sogno portare la Roma in Champions. Tengo al club, lo ringrazierò per sempre"
ESCLUSIVA LAROMA24.IT (Chiara Ciotti) - Nella settimana in cui la Roma Femminile affronterà il Como nel ritorno dei quarti di Coppa Italia, dopo il 3-0 dell’andata per la formazione di Spugna, la centrocampista Vanessa Bernauer ci racconta - in un’intervista telefonica - la stagione giallorossa e gli obiettivi della squadra, con uno sguardo anche alla crescita del calcio femminile e alle prospettive che attendono il movimento.
Sei nella squadra fin dalla formazione nel 2018-19, la Roma ha vissuto una costante crescita anche grazie all’attenzione e agli investimenti della società. L’anno scorso avete culminato questo ciclo con la vittoria della Coppa Italia. Cosa ha rappresentato quel successo nella consapevolezza della squadra? Tra l’altro, hai segnato il rigore decisivo: per te cosa ha significato?
“Essendo qua dall’inizio non ho parole per descrivere bene cosa significhi vincere un trofeo per questa squadra, è stato bellissimo. Dopo aver anche tirato il rigore decisivo è stato bellissimo. È davvero difficile trovare le parole per descrivere cosa ho sentito, cosa ha sentito tutta la Roma, cosa hanno sentito tutte le ragazze e soprattutto tutte quelle che sono qui dall’inizio. Abbiamo fatto tanta strada, siamo cresciute tanto dall’inizio e ogni volta abbiamo fatto un passo in avanti”.
Secondo te quali sono i principali cambiamenti nel passaggio da Bavagnoli ad Alessandro Spugna, da questa stagione in panchina?
“Sono due persone diverse, ognuno ha il suo modo di fare e di guidare la squadra. Più o meno i principi di gioco sono rimasti gli stessi. Sicuramente Spugna è una persona diversa con un carattere diverso, principalmente quello”.
State disputando un ottimo campionato e siete in corsa per la Coppa Italia. Avete raccolto 8 vittorie nelle ultime 8 partite disputate in Serie A, l’obiettivo è la qualificazione in Champions League. È possibile sognare lo scudetto, pensando anche ai prossimi anni?
“Dopo aver vinto la Coppa Italia l’anno scorso, quest’anno vogliamo difendere il trofeo. È un nostro obiettivo, è una competizione emozionante per noi. In campionato vogliamo puntare al massimo, la Champions League è il nostro obiettivo e stiamo lottando fino alla fine”.
Tu sei una delle calciatrici più esperte della squadra, sei arrivata a Roma dopo un infortunio e più volte hai ricordato la fiducia della società nei tuoi confronti. Cosa ha significato per te, in quel momento della tua carriera, venire a Roma?
“Ringrazierò per sempre Roma, le persone che c’erano e la società: hanno puntato su di me avendo questo infortunio. Era un momento difficile della mia carriera, per me ha significato tanto. Ringrazierò per sempre la Roma, la sua fiducia e anche per questo tengo alla Roma e a questo progetto. È bellissimo crescere con la squadra, con le ragazze e aiutarle anche a crescere con la mia esperienza. Sarebbe un sogno portare la Roma in Champions League”.
Lo scorso anno hai rinnovato il contratto con la Roma fino al termine di questa stagione. Come vedi il tuo futuro?
“So che nel calcio tutto può cambiare velocemente, finisco quest’anno e vediamo”.
Ti sei formata tra Svizzera, Spagna e Germania. In Italia spesso purtroppo si parla di calcio femminile con pregiudizio. Cosa ne pensi? Dall’estero come vedevi il calcio italiano?
“Sono arrivata dalla Germania, lì il calcio femminile era tanto tanto avanti rispetto agli altri Paesi anche grazie all’attenzione che tutto il Paese gli riservava. Questo anche grazie alla Nazionale femminile tedesca. Lì ero abituata ad essere accettata e trattata in modo molto professionale. Quando sono arrivata in Italia non dico di essere rimasta scioccata, ma mi sono sentita di essere un paio di anni indietro. Dal prossimo anno saremo professioniste. Si vede che in Italia è un po’ difficile, esistono sicuramente ancora troppi pregiudizi purtroppo. Ma tutte le ragazze stanno dimostrando di far bene, anche la Nazionale italiana sta crescendo tanto, e lo fa anche al Mondiale e all’Europeo, questo aiuterà. Tutte insieme stiamo lottando per il miglioramento”.
Grazie anche al Mondiale Femminile disputato dall’Italia in Francia nel 2019 anche tutto il movimento in Italia è in espansione. Questo anche per l’impegno delle maggiori società italiane, tra le quali la Roma, che garantiscono una maggiore attenzione al calcio femminile e una maggiore copertura mediatica. Dall'interno come vi sentite considerate, anche dai media?
“Sì, secondo me questo deve essere il futuro del calcio femminile. Far parte di un club così grande come la Roma, la Juventus, l’Inter ed altri, è importante perché possono darci la possibilità, tutto ciò di cui abbiamo bisogno per rendere al massimo. Nella Roma mi sento molto considerata, ci danno attenzione, importanza e ci mettono a disposizione tutto, anche dal punto di vista dei media”.
Anche a livello di strutture la Roma vi mette tutto a disposizione.
“Sì, si parte da una bella base qui. Tutto si può migliorare, ma qui è una bella base che sta crescendo”.
Dalla prossima stagione, 2022-23, anche il calcio femminile diventerà professionista. In Italia è una svolta epocale, dal tuo punto di vista cosa potrebbe cambiare?
“Quello che facciamo noi sarà lo stesso: siamo le stesse, il nostro lavoro e i sacrifici saranno gli stessi. Mi aspetto ancora miglioramenti nelle possibilità di allenarci, di avere tutto a disposizione e dal punto di vista dell’attenzione. Per questo ci sarà bisogno di investire, poi saranno scelte dei club. Noi come sempre daremo tutto, questo non cambierà”.
Molte tue colleghe in Italia raccontano di aver iniziato da bambine a giocare a calcio con i maschi. Com’è stato il tuo percorso? Come hai sviluppato la tua passione per il calcio?
“La passione è nata perché mio padre giocava a calcio, mia madre mi portava con mia sorella alle sue partite. Sono cresciuta in campo vedendo papà. Forse è strano, ma io ho iniziato a giocare con le ragazze. Prima di essere ufficialmente in una squadra, ho sempre giocato con i miei amici. Sono arrivata tardi in una squadra quindi lì c’erano già le ragazze. Dopo scuola giocavo sempre con i maschi, ma in squadra ho iniziato con le ragazze. Forse una ragazza non vuole neanche giocare con i ragazzi, quindi è anche importante dare loro la possibilità di giocare con le ragazze. Può anche essere positivo giocare con i maschi perché si può vedere anche la tecnica, ma è importante per le ragazze avere la possibilità di giocare con le ragazze e fare gli allenamenti di un certo livello. Questo non esisteva un paio di anni fa”.
Avete attirato tanti tifosi e al momento del rinnovo hai detto di sentire “questa maglia cucita addosso”. Com’è al Tre Fontane sentire la passione del tifo romanista?
“È bellissimo e ogni volta è una sensazione intensa. Ci tengono a noi, ci sono sempre. Non ci sono parole per descrivere anche il momento in cui abbiamo portato il trofeo della Coppa Italia sotto la Curva Sud all'Olimpico. Si vive, è bellissimo questo supporto che ci danno”.
E come avete vissuto il ritorno dei tifosi nel periodo post-Covid?
“Era davvero triste senza di loro. È bellissima anche la coreografia che ci hanno fatto nel primo derby che abbiamo giocato”.
Come avete affrontato in generale, anche dal punto di vista emotivo, la situazione legata al Covid-19?
“Non è stato sempre facile, ma alla fine siamo state anche fortunate perché potevamo continuare a fare quello che amiamo. Questo è molto importante. Ci sono ancora dei protocolli, ma poco a poco speriamo di ritornare alla normalità”.