Esclusive 03/01/2016 19:12
Roma-Fiorentina, ancora scintille: ricorso dei viola per i bonus relativi a Ljajic. Il 22 l'udienza della Corte Federale
ESCLUSIVA LAROMA24.IT
Non c'è solo la questione di Mohamed Salah in ballo tra Roma e Fiorentina. Il 25 gennaio la Fifa è chiamata a decidere sulla questione del trasferimento dell'egiziano e sul contenzioso tra il giocatore, il club viola ed il Chelsea (che lo ha ceduto alla Roma). Tre giorni prima i due club però si ritroveranno di fronte per discutere per un'altra questione legata ad un ex viola transitato nella Capitale: Adem Ljajic. La Fiorentina ha infatti presentato ricorso contro il club giallorosso per il mancato pagamento di una parte del premio di rendimento previsto nell'accordo per il serbo.
Il club viola aveva presentato ricorso lo scorso 23 ottobre, a più di un mese di distanza dalla cessione di Ljajic dalla Roma all'Inter (in prestito oneroso per circa 2 milioni con diritto di riscatto fissato a 11). Dopo che si è vista respingere il reclamo dalla quinta sezione del Tribunale Federale Nazionale (che si occupa delle vertenze economiche), la Fiorentina ha presentato ricorso alla Corte Federale d'Appello, che discuterà della questione il 22 gennaio.
L'oggetto del contendere riguarda "le determinazioni economiche relative al premio di rendimento". Ljajic si era trasferito alla Roma nell'agosto del 2013 per un corrispettivo fisso di 11 milioni, ai quali si aggiungono altri 4 di bonus, legati al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi. E' bene ricordare che ci furono diverse voci sulle clausole presenti nell'accordo di allora tra Roma e Fiorentina: dalla clausola rescissoria di 25 milioni di euro (circostanza però smentita in più occasioni dal ds Sabatini) al 20% dei diritti del giocatore in mano alla Fiorentina, che in base all'accordo sarebbero passati interamente al club giallorosso una volta raggiunti tutti i bonus previsti. In caso di mancato raggiungimento dei bonus, la Roma avrebbe evitato il pagamento dei 4 milioni versando alla Fiorentina il 20% della cifra incassata da un suo futuro trasferimento. Considerato che per le norme federali un club non può essere titolare del 20% del cartellino di un giocatore, con tutta probabilità si potrebbe trattare di un corrispettivo che, per comodità, si è fatto aggirare intorno a quella percentuale.
MDR