Esclusive 11/02/2010 11:51
ON. LOLLI a LAROMA24.IT: "Lotterò come una tigre per la legge sugli stadi, ma i club dovrebbero muoversi a prescindere"
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LAROMA24.IT per saperne di più ha contatto l'onorovele Giovanni Lolli del Partito Democratico, autore insieme al senatore del PdL, Alessio Butti del testo del decreto.
Il ddl è stato preso in esame alla Camera?
"No ancora non è stato preso in esame. In realtà non è stato ancora calendarizzato. Io mi sto battendo in tutti i modi e la fiducia non manca"
Ci sono possibilità che il decreto possa approdare alla Camera prima della fine del mese?
"Le previsioni non vorrei e non vorremo più farle (le ultimi indicazioni davano per i primi di febbraio una data verosimile, ndr). Io ovviamente insisterò perché ciò avvenga quanto prima. E' chiaro, ed è inutile nasconderlo, che il testo che sarà presentato avrà delle modifiche rispetto a quello approvato in Senato, anche perchè sia da destra che da sinistra sono state chieste delle migliorie al testo stesso"
Quali sono e quali sono stati gli scogli più grandi da superare nel cammino di questa legge, a parte le opposizoni di associazioni come Legambiente?
"Si, infatti il problema non è Legambiente. Il problema è più complesso. Il problema lo pongono anche altre associazioni, come l'ANCI, ossia l'associazione nazionale dei Comuni italiani. Lo pongono alcuni parlamentari, partendo dal capogruppo del Popolo delle Libertà in Commissione, l'onorevole Fabio Granata. E tutti pongono lo stesso problema, ossia che si debba limitare la possibilità che con la scusa di costruire degli stadi di proprietà si costruisca anche altro, quindi opere compensative. L'attenzione è rivolta al fatto di permettere che il project financing si limiti al finanziamento della realizzazione degli stadi e non ad altro"
Con il passare del tempo le sue sensazioni verso una conclusione positiva di questo iter del ddl sono aumentate o diminuite?
"Direi né l'uno né l'altro. Sono rimaste quelle di prima. Io mi batterò come una tigre. Ritengo che alcune modifiche al testo sia ragionevoli, che non snaturino il disegno originario, e siano pesino utili. Visto che noi stato Italiano non diamo soldi pubblici per finanziare opere come gli stadi, dobbiamo consentire che ci sia una legge affinché le risorse private siano a disposizione di chi ha bisogno di costruire un impianto, ma non ad altro. Chi ha l'esigenza di costruire altro, si può rifare ad altre leggi ordinarie. Questa legge serve solo a fare gli stadi. Moderni, tecnologici, polifunzionali, sicuri, esteticamente migliori. Ma solo gli stadi. Altro no. Sistemare i debiti dei club sportivi o costruire nuovi quartieri non è di pertinenza di questa legge. Ci pensano i comuni o chi per loro"
Se lei fosse un presidente di una squadra di calcio in procinto di presentare un progetto e, quindi, di realizzare uno stadio di proprietà, attenderebbe questa legge prima di fare qualsiasi passo o andrebbe comunque avanti a prescindere dall'approvazione della legge stessa?
"Io andrei comunque avanti. La legge non è vincolante affinché uno stadio si costruisca o meno. Se verrà approvata, darà la possibilità di accelerare l'iter, che comunque il club che vuole uno stadio dovrebbe intraprendere indipendentemente. Dovrebbe comunque rivolgersi al Comune, chiedere un'area idonea e fare un accordo di programma. La possibilità che darebbe questa legge è di rendere più rapido il tutto"
Quindi chi dice che senza legge non si possono compiere ulteriori passi dice un inesattezza..
"Io capisco che chi debba intraprendere questa strada sia magari impaurito dai tempi, e dalle responsabilità che questi possano comportare, e che quindi veda questa legge come un possibilità che i tempi stessi siano contenuti e che tutto sia fatto con la massima trasparenza. Ma abbiamo esempi di club, come la Juventus, che si sono mossi a prescindere dalla legge e che anzi ci ha spinto a presentare il ddl. La legge ci vuole, sono il primo fautore, mi pare ovvio, ma non è che senza legge non si possa fare nulla.."
MDR