Esclusive 28/05/2009 13:57
MAZZONE a LAROMA24.IT: "Bravo Pep, il carattere paga!"

Mister Mazzone, innanzitutto, come sta?
Abbastanza bene, grazie. Ma ti anticipo subito: non chiedermi se tornerei ad allenare, perché è un argomento doloroso. Io tornerei anche domani, ma se mi sente mia moglie
Nella vittoria del Barcellona di ieri sera, cè anche un pò di Mazzone, stando a quello che dice Guardiola
Guarda, Peppe (Guardiola, ndr) è stato il prototipo del calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere. In campo parlava tantissimo, ma fuori era silenziosissimo. Ma con me parlava sempre e parlavamo molto. Lui con me giocava pressappoco come Xavi ieri sera.
Spesso si dice che Mazzone fosse un difensivista. E daccordo?
No. Io ho spesso giocato con le tre punte. Lo facevo già nellAscoli. Solo che se lo fai negli anni 70 e in una realtà come lAscoli, sei meno evidente. E ti dirò di più: in quel modo giocava già la Terzana dei miracoli, quella che nel 1973-74 fece una stagione super. Ma anche alla Roma facevo il gioco con le tre punte e Giannini dietro.
Se la aspettava la dedica di Guardiola? Tra tutti gli allenatori che il mister blaugrana ha avuto, ha ricordato solo Lei. E, oltretutto, ha detto che da Lei ha imparato...
Ti ripeto che io e lui parlavamo molto. Da giocatore, gli dicevo di tenere molto palla e di fare gioco, di mettere sempre palla a terra, di farla girare e di allargarsi. E lui lo faceva. Aveva unintelligenza superiore. E come uomo era eccezionale. E ieri sera ho visto fare queste cose al suo Barcellona. Peppe è stato bravo, perché ha affrontato una inglese atipica. Ormai non si può parlare di superiorità del calcio inglese, perché i giocatori inglesi sono pochi. Ma si poteva parlare di superiorità delle squadre inglesi, zeppe comunque di stranieri. Prima le inglesi giocavano con una punta fisica, la palla alta e un gioco di sponda. Ora, è diverso. Se vedi il Manchester, gioca a terra e alterna le fasce con gli inserimenti centrali.
Dove ha vinto la partita Guardiola?
La bravura di Peppe è stata quella di mettere in campo una difesa di emergenza filtrata da un centrocampo di palleggiatori e di corridori. E ha fatto bene a rischiare. Ha avuto carattere, dimostrando di essere uno dei migliori allenatori dEuropa. E lo ha fatto a Roma, città alla quale, posso dirti che è molto legato.
Un suo commento sullattuale situazione societaria della Roma
Guarda, io amo Roma e la Roma e sono molto affezionato alla famiglia Sensi. Lasciamoli stare e ricordiamo di dovergli gratitudine. Sono in un momento delicato, per loro e per la Roma. Io non entro nel merito, ma ti dico che devono essere lasciati nella tranquillità di scegliere e decidere. Ma deve sempre restare laffetto per questa famiglia da parte dei tifosi. Non dimentichiamo mai che hanno ottenuto risultati importanti in una piazza difficile e passionale come Roma. Io, ti ripeto, sono molto legato a loro, gli voglio bene. E per questo capisco le difficoltà che stanno affrontando. Loro stanno decidendo per il bene della Roma. E questo posso assicurartelo. Per loro, viene e verrà prima di tutto il bene della Roma. Li conosco e so che è cosi.
Laura Meli e Fabrizio Rossi