Esclusive 14/09/2013 00:32
Il Parma di Donadoni
L'ALLENATORE - Per Roberto Donadoni è la terza stagione sulla panchina del Parma. Un piccolo record di permanenza per l'ex ct azzurro, mai centrato finora nella sua carriera da allenatore, iniziata alla guida del Lecco in Serie C1 nel 2001. La prima vera esperienza significativa per l'ex centrocampista del Milan è stata sulla panchina del Livorno nella stagione 2002-03, chiusa con il decimo posto in Serie B. Dopo una breve parentesi alla guida del Genoa, viene richiamato da Spinelli sulla panchina dei labronici, stavolta nella massima serie. Due anni in Toscana per poi raccogliere l'eredità di Marcello Lippi alla guida di una Nazionale fresca del quarto titolo mondiale. Un'esperienza non felice sulla panchina azzurra per Donadoni, culminata con l'eliminazione ai rigori con la Spagna ai quarti di Euro 2008. Altra parentesi poco fortunata alla guida del Napoli nel 2009, ma il campionato 2010/11 con il Cagliari è la stagione del suo personale rilancio: subentrato in corsa a Bisoli, Donadoni conduce la formazione sarda alla salvezza e viene confermato anche per l'annata successiva. Sarà esonerato ancor prima di iniziare: i dissidi con il presidente Cellino per il mancato tesseramento di Suazo diventano insanabili e l'esonero è immediato. Ma il tecnico di Cisano Bergamasco resta disoccupato per pochi mesi. A chiamarlo è il Parma, in sostituzione dell'esonerato Colomba. E Donadoni, alla guida della formazione ducale, si prende la sua personale rivincita: settimo posto il primo anno, a pari merito con la Roma di Luis Enrique, decimo il secondo. Risultati che hanno anche attirato l'attenzione di altre squadre (lo scorso giugno il suo nome circolava anche in ottica Roma), nonostante il contratto che lo lega al Parma fino al 2015.
MERCATO - Raggiungere una tranquilla salvezza è l'obiettivo manifesto del club ducale, che ha operato sul mercato puntando a ripetere i risultati raggiunti nelle ultime due stagioni. Fatta eccezione per la partenza di Belfodil, il Parma ha mantenuto i giocatori che più hanno brillato nella scorsa stagione. Su tutti Jonathan Biabiany, a lungo nel mirino della Juventus. Inoltre ai giocatori confermati si sono aggiunti validi innesti in tutti i reparti. In difesa i volti nuovi sono gli esterni Cassani e Mesbah e i centrali di difesa Felipe e Pedro Mendes. A centrocampo è atteso l'esordio degli ex interisti Obi e Gargano, arrivati nelle ultime ore di mercato. E per l'attacco c'è il grande ex di giornata, il fiore all'occhiello della campagna acquisti dell'ad Leonardi: un Antonio Cassano in cerca di riscatto dopo una stagione di alti e bassi all'Inter.
FORMAZIONE - Se l'avvio di stagione della Roma è stato esaltante, lo stesso non si può dire per quella del Parma. La stagione del centenario è partita con un solo punto nelle prime due gare, frutto di un mesto 0-0 con il Chievo a cui ha fatto seguito il ko esterno con l'Udinese. Di conseguenza, la formazione gialloblù cercherà di riscattare tra le mura amiche l'avvio non positivo. Passando al campo, da quando è approdato sulla panchina gialloblu Donadoni ha abbandonato il 4-3-3 in favore del 3-5-2, ma in più di un'occasione ha sperimentato cambi di modulo in corso di partita e ha dimostrato di gradire molto i giocatori particolarmente duttili. Riguardo l'undici iniziale, la linea difensiva da schierare davanti a Mirante dovrebbe essere composta da Cassani, Felipe e Lucarelli. A centrocampo Biabiany e Gobbi saranno gli esterni, con Marchionni, Parolo e Valdes in mediana. Pochi dubbi in avanti, la coppia Cassano-Amauri è l'opzione più accreditata.
EX - Oltre al già citato Cassano, ci sono altri tre ex romanisti nelle file del Parma, tutti provenienti dal settore giovanile giallorosso. Il primo è Daniele Galloppa, alla quinta stagione in maglia gialloblù e costretto ai box per l'ennesimo grave infortunio: stavolta è una lesione al crociato anteriore del ginocchio sinistro, accusata nell'amichevole precampionato con il Marsiglia, a costringerlo a un lungo stop. Proseguendo in ordine di anzianità troviamo Stefano Okaka, ex eterna (e incompiuta) promessa del vivaio giallorosso, di rientro da una buona stagione in B con lo Spezia. E infine c'è Aleandro Rosi, arrivato in Emilia lo scorso anno dopo la rescissione consensuale con la Roma.