Esclusive 26/05/2013 21:58

ROMA-LAZIO: le pagelle

I 9 cartellini sventolati e i 10 tiri in porta totali, raccontano il derby più prevedibile. Fino al 73', la Roma soffre l'assenza di movimenti e giocate da mandare nei momenti di difficoltà. Nel finale, poi, quando l'esito passa più per il cuore che per altro, la squadra di Andreazzoli si dimostra nuovamente impreparata.



Marquinhos e Balzaretti non trovano rimedio a Lulic e Candreva; Bradley e Marquinho, in modi diversi, dimostrano che il derby poteva giocarsi.

 

5 - Si scalda con Lulic, deviando un tiro denso d'effetto sulla sua sinistra. Sale la difficoltà con Klose che di testa ne mette a dura prova i riflessi. Poi interviene maledettamente sul cross di Candreva, mandando fuori strada Marquinhos e Lulic verso la Coppa Italia.

MARQUINHOS 5 - Lui, ragazzo prodigio, finisce nelle mani sinistre di un Lulic di passaggio. E lo passa e ripassa, come mai era successo quest'anno. 

BURDISSO 5.5 - Con Marquinhos e , l'argentino dovrebbe lavorare sulle rifiniture. Ma Klose, da solo, riesce a tenere in apprensione sia lui che il compagno brasiliano. Nel finale, però, l'unico moto d'orgoglio (o simile...) è suo, quando si inventa attaccante disperato. Senza effetti, naturalmente.

5.5 - E' il classico giocatore che durante il riscaldamento va a cercare il numero 9 con lo sguardo, sapendo che con lui passerà i successivi 90 minuti. E su Klose, tra fortuna e bravura, se la cava. Ma col pallone fra i piedi dovrebbe sveltirsi.    

BALZARETTI 5 - Già Candreva sarebbe abbastanza, ci si mette anche Konko a complicare il compito del romanista. Incassa una serie di colpi, fino a capitolare a quasi un quarto d'ora dal termine sull'ennesimo affondo dalla sua parte. DAL 77' OSVALDO SV - Entra quando la situazione era già critica, senza riuscire nell'impresa di cambiare la storia.   

BRADLEY 6 - L'unico che riesce a mandar giù le sensazioni del derby, calandosi nella contesa con il solito senso della posizione. Ma l'interpretazione dell'americano resterà un esemplare unico.  

5.5 - A due facce: positivo quando deve catturare il pallone, come quello che ferma in scivolata prima che Konko potesse farne oro. Ma quando l'operazione difensiva è compiuta, mostra il lato peggiore tra lanci improbabili e passaggi difettosi.

LAMELA 5 - Resta in garage per un tempo, anche perché la Roma, per motivi ancora da decifrare, si muove quasi solo a sinistra. Nell'intervallo si presenta ai compagni che da lì lo coinvolgono maggiormente. Ma l'ingresso in scena dell'argentino non cambia il copione.     

TOTTI 5 - Onazi, probabilmente, se lo ritroverà anche in macchina al ritorno a casa. Però non può bastare un volenteroso ventenne a spiegare la prestazione muta del capitano.  

MARQUINHO 6 - T'aspetti , magari Lamela, al limite . Invece, è il brasiliano il più attivo fino all'ammonizione che lo tramuta in pericolo pubblico, visto che da lì vive al limite dell'espulsione. Ma in quel poco che la Roma crea, il suo contributo è una costante. DALL'83' DODO' SV - Dieci minuti, un controfallo. Dopo un anno, rimane ancora complicato decifrare il brasiliano.

5 - Sperduto nella terra laziale, Cana e Biava lo mortificano su ogni lancio improvvisato dei compagni. A fine primo tempo l'unica occasione: alta. Un'altra la ricava da una giocata di Marquinho: centrale. Ha visto giornate migliori. 

ANDREAZZOLI 4.5 - Lascia la Coppa Italia con dentro le ultime fiches da giocarsi per la conferma. Da tempo, dove c'è scritto , si aggiunge senza preucazioni la postilla "di spallettiana memoria". Difficile intravedere tratti comuni. Non una giocata riconoscibile, non un cambio in corsa, se non nel momento dell'emergenza, tanto che sarà Burdisso a muovere le acque, chiedendo il permesso di piazzarsi al centro dell'attacco.      



Mirko Bussi