Esclusive 14/03/2013 17:24

Il Parma di Donadoni

DONADONI - Una carriera illuminata da calciatore spesso non porta gli astri a sorridere anche con scarpini al chiodo e terga sulla panchina. Con il Milan Donadoni vince tutto ciò si possa aspirare a vincere: 5 (Coppa dei Campioni), 6 scudetti (3 consecutivi), 3 Supercoppe Europee, 2 Intercontinentali e 4 Supercoppe nazionali. Da allenatore il bottino è ancora magro, addirittura nullo il palmares. Tra le esperienze lavorative del mister di Cisano ricordiamo soprattutto quella di Livorno, dirata circa un anno (gennaio 2005-febbraio 2006). Agli ordini di Spinelli, Donadoni si ritrova a gestire il gruppo prima allenato da Franco Colomba, esonerato dopo aver perso per 4-2 con la a Torino. La squadra si risolleva e chiude al 9° posto, a pari punti (45) con la Roma. Grande protagonista Cristiano Lucarelli, autore di 24 dei 49 gol totali con chiude la stagione la squadra amaranto. L'annata successiva si assesta su livelli ancor più positivi, ma con Spinelli i risultati non bastano a creare serenità: nonostante un quinto posto dopo 23 giornate, Donadoni viene criticato dal presidente dei toscani, preoccupato di un possibile calo nel finale di stagione. Il coach orobico non si fa pregare: dimissioni immediate nel febbraio 2006. Il Livorno chiuderà, sul campo, al 9° posto. 

Totalmente da dimenticare l'esperienza successiva: Donadoni viene chiamato per guidare la Nazionale Italiana fino agli Europei del 2008. Che la gestione di un gruppo campione del mondo sia oltremodo complicata, lo si capisce dalle prime tre gare: nemmeno una vittoria nei primi tre match per la selezione azzurra; Nazionale che poi approderà comunque alla fase finale della competizione continentale grazie alle 7 vittorie su 8 gare disputate. Due imbarazzanti primati accompagnano, dunque, l'esperienza agli Europei 2008: la sconfitta per 0-3 contro l'Olanda all'esordio, unicum nella storia degli esordi italiani in competizioni internazionali; l'assenza di gol su azione in 4 gare (2 pareggi, 1 vittoria, 1 sconfitta). L'eliminazione ai rigori per mano della Spagna riporta sulla terra la Nazionale Azzurra e spinge al divorzio Donadoni. Completiamo il quadro con lo score del mister bergamasco con l'Italia: 13 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte in 23 partite disputate. 

Nel 2009 viene chiamato dal in sostituzione di Edy Reja. Anche qui Donadoni non riesce a conquistare i risultati sperato: tra la fine della stagione 2008-2009 e l'inizio di quella 2009-2010 i suoi "nuovi" azzurri non vanno oltre i 18 punti in 18 partite. Pochi per De Laurentiis, che decide di esonerarlo dopo del 4 ottobre: doppietta di per il 2-1 finale e fatale al tecnico lombardo. 

PARMA - Dopo l'esperienza con il Cagliari, dove viene esonerato nell'estate del 2011 da Cellino per aver richiesto insistentemente l'ingaggio di David Suazo, Donadoni sostituisce per la seconda volta Colomba a più di 5 anni dall'avvicendamento di Livorno. Si siede stavolta sulla panchina del Parma. In 21 giornate conquista 37 punti (10 vittorie e 7 pareggi), arrivando ad occupare l'8° posto sempre a pari merito con la Roma (56 punti). Ad oggi, con gli emiliani, nelle 28 giornate finora disputate nella Serie A 2012-2013, Donadoni ottenuto 8 vittorie, 8 pareggi e 11 sconfitte. Uno dei trionfi arriva proprio contro la Roma: 3-2 nel pantano del Tardini, con un Belfodil a scherzare con e Dodò e un generoso unico a crederci fino alla capitolazione finale. 

COME GIOCA - Per il salto di qualità, dati alla mano, sembrano mancare i gol: solo 36 in 28 gare. Colpiscono, poi due dati: il Parma è la seconda squadra più ammonita della Serie A con 81 gialli, ma soprattutto è la seconda squadra ad aver utilizzato più calciatori a centrocampo. Donadoni è riuscito a far ruotare 14 elementi intorno alla sua mediana: statistica che, coerentemente, dimostra la necessità di freschezza individuale nella zona di campo dove la palla trascorre più del 50% del tempo di possesso di squadra. 

Passiamo ai singoli. Tra le certezze Paletta, nonostante alcune partite da dimenticare: difficile da superare sulle palle alte (1,8 contrasti aerei vinti a partita), poco falloso (meno di due falli in media media a partita, 4 ammonizioni e nessuna espulsione) e dalla media voto piuttosto alta (7,18). Citiamo, da ultimo, Sansone: 3 gol sui 6 totali sono arrivati entrando a partita in corso. In questa "specialità" l'attaccante gialloblu è al terzo posto tra i calciatori della Serie A. 

EX -  Aleandro Rosi e Daniele Galloppa, ex romanisti, militano oggi nel Parma. Il regista gialloblu ha giocato solo nelle giovanili giallorosse senza mai scendere in campo con la prima squadra. Il terzino, invece, era uno dei titolari della Roma di Luis Enrique; con l’arrivo di Zdenek Zeman, non rientrando nei piani tecnici del tecnico boemo, ha deciso di rescindere il contratto e accasarsi in Emilia. 

 

Antonio Paesano