Esclusive 16/02/2013 23:03
ROMA-JUVENTUS: le pagelle
STEKELENBURG 6.5 - Con una settimana di ritardo, si merita la fiducia incondizionata di Andreazzoli tenendo in partita la Roma con una paratissima sulla punizione di Pirlo.
PIRIS 6.5 - Senza guinzaglio, morde a turno le ombre di Matri e Vucinic, lasciandogli brandelli di palloni difficilmente giocabili.
BURDISSO 7 - Al comando di una difesa che torna imbattuta in campionato dopo tre mesi. Con gli spazi ristretti e l'incremento del personale di sicurezza al suo fianco, anche la Juventus si inceppa.
MARQUINHOS 7 - Ci prova Lichtsteiner: strada chiusa. Arriva Pogba: stessa sorte. Si avvicina Vucinic: costretto a fare marcia indietro fino a parcheggiarsi in panchina. L'incredibile brasiliano consiglia percorsi alternativi.
TOROSIDIS 7 - Difficile sentire l'emozione del debutto, tolti i pochi attimi di Bologna, per uno con la sua carrozzeria. Non vanta interni di lusso ma i cavalli affollano il motore del greco che prima disarma Asamoah e infine disintegra Padoin.
PJANIC 6.5 - Nel primo tempo il confronto con Pogba e Vidal sembra intimorirlo, nella ripresa, con l'aiuto della squadra, porta in evidenza la sua onniscienza calcistica. DAL 67' BRADLEY 6 - Nel momento del bisogno, la compostezza dell'americano solidifica la squadra.
DE ROSSI 6.5 - Nel primo tempo passato in guardia dalla Roma, lancia un paio di urla per convincere la truppa a colpire l'avversario. Ci penserà il capitano più tardi, ma nel finale il suo carattere coincide con quello della Roma.
MARQUINHO 6 - Confermato a sinistra, si attorciglia in alcune giocate troppo uguali a sé stesse. Però tiene nella tana Lichtsteiner, fino a lasciare posto e mansioni per esaurite energie. DAL 83' BALZARETTI SV - Gli ultimi minuti a difesa dell'impresa costruita dai compagni.
LAMELA 6.5 - Trasloca al centro, dove i suoi movimenti acquisiscono un'altra imprevedibilità. A volte non trova la chiosa ideale a giocate lucentissime ma nel finale raccoglie la corona di Totti, imitandolo nel tentativo di spegnere la partita vicino la bandierina.
OSVALDO 6 - Ricicla gli insulti in un atteggiamento nuovo, finalmente propositivo e utile al bene comune. Il tacco per Lamela è da urlo, l'assist impreciso per De Rossi nel contropiede da schiaffi: gioie e dolori della vita di un artista.
TOTTI 8 - Primo tempo in sofferenza, poi si prende il centro del palco: da chilometri spedisce Torosidis in porta, lo stesso trattamento riserva ad Osvaldo. Infine, la sberla che è un severo test per la resistenza delle reti dell'Olimpico. Un gol, inoltre, che gli fa lasciare in tasca la consueta esultanza, per l'urlo che gli esplode dal cuore.
ANDREAZZOLI 6.5 - Si scrive difesa a tre, per buon costume, si legge a cinque, con Torosidis e Marquinho più ai lati del terzetto difensivo che di De Rossi e Pjanic. Ottiene, con merito, un carico di autostima che gli potrà favorire il lavoro perché il dolore della sconfitta aiuta, ma il godimento di una vittoria simile è meglio.
Mirko Bussi