Esclusive 22/04/2012 20:17

JUVENTUS-ROMA: le pagelle

 

 STEKELENBURG 4,5: In sette minuti viene infilato da due missili di Vidal. Poi si ritrova Marchisio solo davanti alla porta, colpo sulla caviglia con conseguente calcio di rigore ed espulsione. La seconda stagionale.

ROSI 4: Tritato sulla corsia di destra da De Ceglie e Quagliarella. Affronta la fase difensiva sbagliando tutti i tempi.

4: Utilizzato ancora da centrale di difesa, subisce fallo da Quagliarella sul raddoppio juventino anche se la sua prova è assolutamente mediocre. In difficoltà quando c'è da mantenere la posizione

KJAER 4,5 Inerme in un reparto completamente allo sbando

JOSE ANGEL 4: Si scorda di scendere in campo: contributo nullo in entrambe le fasi

GAGO 4,5: Un pizzico di ardore nel cercare di costruire, senza riuscirci, qualche trama di gioco. La partita finisce troppo presto per provare soltanto a contenere in fase di interdizione

MARQUINHO 4: Vidal, Marchisio e Pirlo scherzano con lui. Un oggetto misterioso in mezzo al campo

PERROTTA 4: Il suo compito sarebbe quello di bloccare il pallino del gioco a Pirlo: accade l'esatto opposto. Fuori condizione, fuori dagli schemi, fuori dalla partita

4: Calcia quattro calci d'angolo sul primo palo nonostante non ci sia nessuno. Butta qualche pallone in mezzo sperando che accada qualcosa Dal 61' LAMELA 3 Con lo sputo a Lichtsteiner segna la sua squallida mezz'ora. La seconda macchia allo Stadium, dopo il calcione con conseguente espulsione a Chiellini nella gara di Coppa Italia

s.v.   Dal 28' CURCI 6,5: Entra a freddo presentandosi davanti a Pirlo. Gli respinge il rigore, ma non può far nulla sul più facile dei tap in. Non può far nulla sul di Marchisio, ma è bravo sullo stesso quando respinge un sinistro velenoso dentro l'area

OSVALDO 4,5: Già è faticoso riuscire a trovare spazio tra Bonucci e Chiellini. In inferiorità numerica diventa praticamente impossibile Dal 56' BOJAN s.v. Trentacinque minuti di allenamento

 

LUIS ENRIQUE 4: Decide di lasciare in panchina, mentre i suoi ragazzi decidono di non scendere in campo. La scelta di Perrotta lascia più di un dubbio, l'atteggiamento della squadra dipende anche da lui

 

Adriano Serafini