Esclusive 23/05/2011 11:51

Totti chiama Ancelotti

Almeno il finale è stato dolce, con i figli e la nipote accanto durante la premiazione pre-partita, «non hanno dormito per due notti», e il gol numero 207 in serie A. «È un piacere - riconosce il capitano salutato con la standing ovation - ricevere l’affetto della gente. Finché sto bene cerco di dare il mio meglio e con la Samp, davanti a mister Pallotta, ci tenevamo a fare bene». Pallotta in realtà allo stadio non c’era, ma le ultime prodezze di sono state apprezzate dai suoi collaboratori americani presenti all’Olimpico che oggi incontreranno la dirigente Mazzoleni per visionare alcuni documenti e il responsabile della biglietteria Feliziani per definire le strategie della campagna abbonamenti. Il futuro sta iniziando.

«Aspettiamo questa settimana - chiude - arriverà a Trigoria e qualcosa ci dirà, speriamo che facciano una grande squadra». È stata anche la serata dei giovani. Prima Caprari, poi al debutto in serie A e felicissimo a fine partita. «Sostitutire il capitano è stata un qualcosa di incredibile - racconta il centrocampista centrale -. Dedico questa serata ai miei genitori e alla mia fidanzata. Da domani torno a fare il mio dovere nella Primavera». Il resto dei giocatori ha lasciato lo stadio senza parlare, unica eccezione per ammettere che «abbiamo sbagliato tutti. Ci dispiace per i tifosi perché dopo la stagione dell’anno scorso avevamo grandi progetti per arrivare in alto. Si vince insieme e si perde insieme. Ognuno dei portieri che ha giocato ha provato a fare il meglio. Julio Sergio? Sta bene, nessun problema siamo come una famiglia. Io vorrei rimanere fino al 2013». Fosse questo il problema.