Esclusive 07/03/2011 16:39
Lo Shakhtar Donetsk di Lucescu
LA SOCIETA' Lo Shakhtar Donetsk è uno dei club storici dellex Unione Sovietica, nonostante abbia raggiunto la ribalta internazionale solo negli anni Novanta. Fondato nel 1936 in onore di Aleksej Stachanov, il leggendario minatore russo eletto come lavoratore modello dal regime sovietico (per questa ragione la squadra inizialmente si chaimava "Stachanovec", cambiando poi denominazione nel 1946), il club dei Minatori ha conquistato un secondo posto e quattro coppe dellUnione Sovietica, centrando in un occasione anche la Supercoppa. Con la dissoluzione dellURSS lo Shakhtar disputa il campionato ucraino, arrivando a contendere il primato nazionale agli storici rivali della Dinamo Kiev.
Dal 1996 la società viene rilevata da Rinat Akhmetov, magnate attivo nel settore metallurgico e delle telecomunicazioni, e i suoi investimenti permettono al club di Donetsk di fare un vero salto di qualità. Nel 1996/97 arriva la prima delle sei coppe nazionali finora conquistate, un trofeo che spalanca agli arancioneri le porte dellEuropa. La stagione successiva il cammino in Coppa delle Coppe si interrompe agli ottavi di finale, con gli arancioneri che vengono eliminati dal Vicenza di Guidolin. Nel 2001 partecipano per la prima volta alla fase a gironi della Champions, arrivando al terzo posto nel proprio raggruppamento; il 2002 è l'anno in cui conquistano il primo titolo nazionale, con litaliano Nevio Scala in panchina. Di li a poco arriverà anche il primo storico successo continentale: nel 2009 lo Shakhtar vince la Coppa Uefa, battendo in finale il più quotato Werder Brema.
LALLENATORE Dal 2004 la bacheca degli arancioneri si è arricchita di 4 scudetti, una coppa nazionale e due supercoppe. Un palmares invidiabile, merito in particolare dellallenatore Mircea Lucescu. Ex ct della Romania negli anni Settanta, Lucescu è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Dopo una breve esperienza a Pisa passa al Brescia nel 1992, dove resta, seppur con qualche interruzione, fino al 1996. Sotto la sua guida le rondinelle alternano promozioni e immediate retrocessioni in B, un' esperienza in cui la nota positiva è stata la conquista del Torneo Anglo-Italiano nella stagione 1993-94. Nel 1997 approda alla Reggiana, non riuscendo però a terminare la stagione. Dopo una stagione al Rapid Bucarest arriva la chiamata da parte di Massimo Moratti, e Lucescu si ritrova alla guida di unInter in crisi di risultati, in sostituzione di Gigi Simoni. Dura solo pochi mesi lavventura milanese di Lucescu, che verrà esonerato il 21 marzo del 1998 dopo il pesante ko esterno contro la Sampdoria (4-0). Successivamente vince due titoli in Turchia, rispettivamente alla guida di Galatasaray e Besiktas, per poi approdare sulla panchina degli arancioneri
LA SQUADRA Akhmetov ha puntato molto sul progetto Shakhtar: negli ultimi anni il magnate ucraino ha fatto ingenti investimenti nelle infrastrutture (per ultima la costruzione del nuovo stadio, la Donbass Arena, che ospiterà le gare di Euro 2012), nel settore giovanile e nel potenziamento della prima squadra, che adesso vanta un organico di tutto rispetto. Lucescu, fedele al 4-2-3-1, potrebbe schierare davanti a Pyatov i terzini Rat e Srna, mentre al centro della difesa Rakitskiy affiancherà Chygrynskiy, appena rientrato alla base dopo una breve esperienza al Barcellona (un'operazione con cui Akhmetov ha realizzato una plusvalenza di 10 milioni di euro). A centrocampo il tecnico rumeno avrà a disposizione Gai e uno tra Stepanenko e Hübschman, nazionale ceco e difensore di ruolo ma spesso impiegato da Lucescu davanti alla difesa. In avanti una vera colonia brasiliana: Jadson, Willian e il giovane Douglas Costa agiranno da trequartisti dietro allunica punta Luiz Adriano, a cui può subentrare Eduardo (anche lui brasiliano, sebbene giochi per la nazionale croata), strappato allArsenal per 7,5 milioni di euro
I PRECEDENTI Il bilancio dei "Minatori" contro le squadre italiane è un dato che in qualche modo può confortare i giallorossi. In 15 precedenti con le squadre italiane il club ucraino è uscito sconfitto in 11 occasioni. Il primo precedente in assoluto risale al 1976/77, anno dellesordio degli ucraini in una competizione continentale: in quell'occasione lo Shakhtar arrivo fino agli ottavi di finale, venendo eliminato dalla Juventus (0-3 a Torino e vittoria per 1-0 in Ucraina). In un'unica occasione cè stato un pareggio: nella gara di ritorno del terzo turno preliminare di Champions contro lInter nel 2005/06, con i nerazzurri che si qualficarono in virtù della vittoria per 2-0 a Donetsk. Di conseguenza sono solo tre le vittorie dello Shakhtar contro formazioni italiane, calcolando anche il match di poco meno di un mese fa. Oltre il precedente con la Juve negli anni '70, gli altri due successi sono stati raggiunti proprio ai danni della Roma. Escludendo il 2-3 del 16 Febbraio scorso, facciamo un passo indietro fino alla fase a gironi della Champions League 2006/07, con gli ucraini che vinsero il match di ritorno per 1-0 con gol di Marica. Allandata, in quello che resta il secondo precedente allOlimpico, i giallorossi si imposero con un sonoro 4-0 (reti di Taddei, De Rossi, Totti e Pizarro)
Daniele De Angelis