Esclusive 04/10/2010 12:02

Borriello: «Non ero stanco»

Tra i pochi a presentarsi, in quello che poteva essere il «suo» stadio, è proprio il centravanti napoletano, rimasto a secco e sostituito nel momento topico del match, quando tutti ( in primis, che si avvicinava in panchina) pensavano all’ennesimo avvicendamento del capitano. «Era stanco e l’ho tolto», ha provato a giustificarsi Ranieri, incalzato dalle domande dei cronisti. Strano, perché con il Cluj l’ex milanista era rimasto fuori per più di un’ora e ieri non aveva dato cenni di precaria tenuta atletica. E lui, Borriello, come la vede?

A caldo, davanti alle telecamere di Sky, replica in modo sincero, smentisce il suo tecnico e rischia l’incidente diplomatico: «Erano più stanchi i difensori del rispetto a me. Io stavo bene ed avevo la sensazione che sarei riuscito a segnare da un momento all’altro: finché ero in campo io, stavamo giocando bene. Sono rimasto molto meravigliato quando ho capito che sarebbe toccato proprio a me uscire, ma non voglio crear problemi a nessuno e so perfettamente che le decisioni del mister vanno rispettate. Comunque ribadisco: io non ero stanco, non vedo il motivo per cui debba sostenere il contrario».

Dopo e Adriano, altri confronti alle viste, appena sarà possibile. Ancor più autorevoli le dichiarazioni di Borriello, che parla da vero leader pur essendo nella capitale da quaranta giorni. Il suo è un atto di auto accusa: «Come rosa, la Roma è una delle squadre più forti d’Europa, come Chelsea e . La classifica è bugiarda ma la colpa è solo nostra. La società ha allestito un grande organico, abbiamo il tifo più bello del mondo e non cerchiamo attenuanti».

Nel semi mutismo di squadra e società, a parlare è stato Tonino Tempestilli, dirigente storico di Trigoria e nelle insolite vesti di comunicatore. “Il cammino in campionato è ancora lungo: speriamo che questa pausa ci aiuti a recuperare lo smalto perduto".