Esclusive 24/04/2010 13:13

Boniek: «Ranieri è stato bravissimo»

Tornando alla corsa per il titolo, la parola rimonta porta Boniek a un’annata dall’epilogo amarissimo, quella del 1985/86, col sogno tricolore sgretolatosi proprio all’Olimpico contro un Lecce già retrocesso che si impose per 3 a 2. L’ex centravanti di Roma e c’era e si ricorda le sensazioni di quei mesi: «A quei tempi solo i campioni d’Italia andavano in Europa – racconta – quindi la tensione per l’obiettivo da raggiungere era altissima. Eravamo nervosi, agitati. Ora come ora se arrivi primo o terzo è uguale, l’Europa ce l’hai in tasca. e com agni giochino sereni, senza paura, perché la meta è vicina e comunque già hanno fatto tantissimo, più delle aspettative. Sono fiducioso perché vedo la Roma e mi rendo conto che ha ancora benzina da bruciare nel serbatoio per queste ultime quattro partite». A fatica cominciano a spegnersi le polemiche post stracittadina, con i laziali che proprio non mandano giù i pollici rivelatori del : «Ma che hanno da lamentarsi? La multa del giudice sportivo è inaccettabile – sentenzia Boniek, che scherza - . Mi sa che chi ha deciso così è laziale. Non ho capito perché punire Francesco e non Radu, che ha compiuto un gesto (lo sgambetto a Perrotta, ndr) davvero sbagliato. Non lo condanno, la delusione ci può stare, ma poi devi pagare perché è una cosa scorretta. E mi meraviglio di Reja: guardasse in casa propria invece di reclamare dieci giornate per ». Infine, Zibì si mette il frack e consegna gli Oscar: «Ne do uno a Julio Sergio – decide Boniek - , perché si è rivelato un serio e preparato, decisivo  n tante partite come contro la Lazio. E poi a Mirko Vucinic, autore di bei gol che stanno incidendo sul rendimento incredibile della Roma. Tutti, però, sono andati al massimo, dando il 100% delle proprie possibilità. Ribadisco i complimenti alla dirigenza giallorossa e auguro col cuore alla squadra di farcela fino in fondo, perché questo campionato è nato male ma si è rivelato sensazionale».