Esclusive 18/02/2010 08:25

"Roma, ora c'è solo la coppa"

Nella bolgia dell’Oaka Stadium di Atene, la Roma giocherà l’andata dei sedicesimi senza , ma con un Ranieri caricatissimo: «E’ la mia prima volta contro una squadra greca. Rispettiamo il Panathinaikos, ma noi vogliamo andare avanti e daremo il massimo nei 180 minuti».

Evitare la sconfitta, dunque, per giocarsi la qualificazione a Roma e per raggiungere il record di 21 risultati utili consecutivi. Un record che non sembra interessare troppo a Ranieri: «Non pensiamo ai record, pensiamo al Panathinaikos. Abbiamo un esame importante, prima qui e poi a Roma».

I greci vivono un momento particolare. Il Panathinaikos, infatti, dopo la sconfitta di domenica scorsa ha solo 3 punti sulla seconda (l’Olympiakos) e domenica ospita la terza (il Paok). «Indiscutibilmente è un momento delicato per loro - ha ammesso Ranieri -, il doppio impegno li sta pressando molto e rischiano di perdere la testa del campionato. Noi vogliamo passare il turno e sappiamo di avere davanti una squadra forte. Se poi loro penseranno al Paok saranno problemi loro, non nostri».

 

Nella prima delle due battaglie greco-romane, la Roma dovrà fare a meno del suo capitano, rimasto a casa con la febbre, ma sembra aver recuperato Mexes che ieri sera si è regolarmente allenato col gruppo. Il francese ritroverà come avversario l’amico e connazionale Cissè. Un giocatore che Ranieri stima particolarmente: «E’ pericolosissimo. Si tratta di un giocatore completo che la Roma deve temere, per questo studieremo delle contromisure al suo gioco».

 

Accanto a Ranieri, in conferenza, sedeva uno che di battaglie se ne intende: John Arne Riise (detto il “rosso”) che in questo stadio ha già giocato una finale di . «Sono abituato agli ambienti caldi, non mi spaventano. Anzi, per me meglio perché è uno sprone maggiore a fare bene», ha esordito il norvegese. «Sto vivendo un momento fantastico - continua Riise - fosse per me giocherei sempre». Sulle possibili 10 vittorie consecutive? «Non ci basterebbero, io voglio vincerne altre dieci».