La penna degli Altri 09/12/2012 11:04

Una lezione di calcio, applausi

Ci voleva, al termine di 90’ assolutamente dominati. Al 7’ arriva il vantaggio: punizione di dalla trequarti, Tachtsidis si fa trovare pronto sulla linea del fuorigioco e di testa sorprende Viviano, col pallone che varca la linea grazie al tocco, decisivo, di . La Roma segna su calcio piazzato ma subisce anche da calcio piazzato: schema su punizione, Roncaglia parte da dietro sorprendendo la difesa della Roma, che si ferma per il fuorigioco, e batte Goicoechea. Al 19’ Roma ancora in vantaggio: bello scambio in velocità -, l’attaccante vede il a centro area e invece di tirare gliela ripassa. Francesco, d’esterno , batte Viviano (a cui non aveva mai fatto gol) e mette a segno il gol numero 220 in A. Gli animi si scaldano: Olivera, nervosissimo dal primo minuto, fa un fallaccio su e, non contento, gli rifila un pestone mentre è a terra. La Roma protesta, Banti perde il controllo della situazione e grazia il giocatore viola – per lui solo un giallo – e poi ammonisce Tachtsidis per proteste. La Roma potrebbe trovare il terzo gol ma , solo davanti a Viviano, perde l’attimo giusto e si fa rimontare da Rodriguez.

La Roma pressa benissimo e tiene sempre in ansia la difesa di Montella, anche sui calci piazzati: al 39’ sembra ripetersi lo schema del primo gol – punizione di dalla trequarti, colpo di testa di Tachtsidis – ma la mira del greco stavolta è pessima. I gol mangiati aumentano al 42’ quando stavolta, su assist di dalla linea di fondo, tira debolmente di sinistro addosso a Viviano. Il viola però non può nulla quando , da casa sua, lascia partire un che gli spezza le mani e si va a posare dritto dritto in fondo alla rete. Lo stadio esplode, lui esce dal campo ringraziando i tifosi e battendosi la mano sul cuore. Dove c’è la sua gente. Dove c’è e ci sarà sempre la Roma. Il tecnico viola nell’intervallo cambia: dentro El Hamdaoui e Fernandez, fuori Cassani e Olivera.

La mossa dà i suoi frutti visto che dopo un minuto il numero 9 di testa accorcia le distanze, bruciando di testa i centrali della Roma. I giallorossi non si fanno intimorire dalla reazione della e con , un paio di volte, vanno vicini al gol del 4-2. Al 20’ anche Zeman cambia: dentro (presenza numero 400 in giallorosso) e Perrotta, fuori Tachtsidis e . Le occasioni fioccano in chiave giallorossa e al 23’ viene annullato un gol regolare a Marquinhos che aveva approfittato di una traversa presa da . Per il numero 22 è l’ultima giocata visto che un minuto dopo al suo posto entra Osvaldo. Montella si gioca la carta Seferovic al posto di Toni, gli ultimi minuti sono di fuoco e l’Olimpico deve ringraziare Goicoechea bravissimo, a 4’ dalla fine, a fermare Seferovic.

Il uruguaiano la combina grossa quando, sugli sviluppi del corner, esce a vuoto ma per fortuna, sua e della Roma, c’è Bradley sulla linea. Ci vuole la spinta dello stadio per resistere, la ci crede, si sentono anche i 1.500 tifosi viola, ma la Roma al minuto 43’, chiude i giochi. Contropiede da manuale, Perrotta apre per , palla per Osvaldo e gol sotto la Nord. Festa, gol numero 8 in campionato per lui, abbraccio a in panchina (ricambiato quello di Siena) e tutti a casa. Alé