La penna degli Altri 27/01/2012 08:44
Insostituibile Juan, adesso è rinato
Rinascita Di certo, c'è una cosa. Che da oggetto misterioso Juan è tornato ad essere pedina insostituibile. Oggetto misterioso, del resto, all'inizio lo era solo per Luis Enrique, che lo ha tenuto in naftalina a lungo. Prima perché in ritardo di condizione, poi perché con un ginocchio scricchiolante. Juan, così, la prima partita l'ha giocata solo il 23 ottobre Roma-Palermo, per poi rischiare anche lui un naufragio personale dopo la disfatta di Firenze. Juan, invece, ha rialzato la testa, alla faccia di chi lo dava per finito, vittima di una fragilità non solo fisica, ma anche psicologica. Probabilmente, anche grazie alla sua professionalità, la stessa che ha dimostrato mercoledì sera, quando Juan è stato il primo ad andare via dalla cena a Via Veneto, senza partecipare alla parte «allegra» della serata.
Saudade «Il mio è sempre stato solo un problema di forma fisica», ha detto lo stesso Juan dopo Roma-Chievo. Così, è sparita anche l'ipotesi di cessione, con il Flamengo che avrebbe fatto carte false per riportarlo in patria già in questa finestra di mercato «Ci parlo spesso, il suo ritorno al Flamengo è un mio sogno» ha detto più volte ultimamente Patricia Amorim, presidente dei rubronegro. Ma per il ritorno a Rio ci sarà ancora da aspettare, visto che il contratto del brasiliano scade nel 2013 e che la scorsa settimana è tornato anche a segnare dopo 328 giorni di stop. Come la Roma dovrà aspettare giugno se vuole arrivare a José Bosingwa, laterale portoghese del Chelsea. «I contatti con il club giallorosso ci sono stati, tutto può succedere», ha detto ieri un collaboratore di Mendes, l'agente di Bosingwa. Intanto, però, la Roma si tiene ben stretta Juan, anche se è un ruolo diverso...