La penna degli Altri 12/01/2012 08:36
Lamela morde, la Roma sboccia
Due volti Rispetto al match di campionato Luis Enrique (sempre in gol in casa) cambia 4 giocatori, Rossi invece 6 e, soprattutto, il modulo. La difesa a 3 ed il centrocampo a 5 (già visti a Novara) creano subito problemi alla fragile mediana orfana di De Rossi (a riposo precauzionale, ed è un'assenza che pesa in questo modulo) e così in avvio, nel gioco delle coppie, Montolivo sovrasta il tenerissimo Viviani mentre Behrami graffia Greco. Risultato? Il giovane Salifu è libero di smistare il gioco - soprattutto in verticale su Jovetic - a differenza di Gago, che ha sempre Ljajic o Jo-Jo sui piedi. Ne consegue che il semplicissimo elastico offensivo viola (Jovetic va incontro alla palla e Ljajic cerca la profondità) procura subito fastidi ai giallorossi, tra i quali Kjaer, al rientro dopo due mesi, appare incerto. La differenza la fanno la bravura di Stekelenburg e l'imprecisione della Fiorentina, visto che nel giro di 9' sfiora il gol tre volte: all'11' Jovetic lancia Ljajic che tira alto; un minuto dopo il giovane serbo scarica addosso al portiere olandese; al 19' infine Behrami, Montolivo, Pasqual e lo stesso Jovetic innescano un balletto a tre metri da Stekelenburg, che si salva su due conclusioni sporche grazie anche a Cicinho. Il pressing viola però si attenua e la Roma cresce, cominciando a raccogliere frutti dalla sua scelta di tenere i tre attaccanti davanti per cercare l'uno contro uno nei confronti dei centrali viola. Il più vivo è proprio Lamela, che al 34' serve Totti (che sciupa) e al 41' impegna in proprio il portiere.
La svolta Col dinamico Perrotta per Viviani a inizio ripresa, la Roma cresce, ma la svolta la dà Nastasic sbagliando due volte in rinvio, e sul secondo flop si avventa Lamela che batte Neto da due passi (8'). Neppure il tempo di riorganizzarsi che i viola vedono proprio Perrotta salvare vicino alla linea una conclusione di Pasqual (10'). A questo punto la Fiorentina avanza il proprio baricentro e negli spazi brilla Lamela, che al 12' impegna Neto e al 21' raddoppia servito da Totti, dopo che Salifu perde palla a centrocampo. La Fiorentina a quel punto molla e così, su errato rinvio di Neto, al 31' Borini chiude i conti. La sfida alla imbattuta Juventus, in fondo, non si poteva lanciare nel modo migliore.