La penna degli Altri 02/08/2011 09:20

Vendita, così il nuovo accordo

Il nuovo piano di Thomas DiBenedetto per acquistare il club giallorosso ruota attorno a questi punti fermi, nero su bianco venerdì scorso in una lettera di intenti fra gli investitori americani e Unicredit e che ora dovranno essere definiti in un addendum ai contratti in fase di elaborazione da parte dei legali. Domani il consiglio di Unicredit che dovrà approvare la semestrale, potrebbe ricevere un’informativa sull’argomento visto che l’impegno di piazza Cordusio è destinato ad aumentare ancora. Per dare più tempo alle parti di riscrivere l’accordo, il termine per il perfezionamento del closing è stato rinviato dal 31 luglio al 18 agosto. E ieri l’assemblea della As Roma che avrebbe dovuto recepire l’ingresso di DiBenedetto al 60% e di Unicredit al 40% attraverso la Neep holding As Roma, è rimasta aperta: una formula tecnica che si adotta in questi casi per avere il tempo per chiudere ogni cosa.

Alla nuova struttura di accordo al quale lavorano gli avvocati degli studi Grimaldi e associati per Unicredit e Tonucci per gli americani si sarebbe pervenuti la scorsa settimana, dopo che la trattativa con DiBenedetto è stata a un passo dalla rottura: l’imprenditore di Boston si era irrigidito nella richiesta di uno sconto di circa 20 milioni che avrebbe ridotto a 40,7 milioni il prezzo per acquistare il club, a parte l’OPA. C’è voluta l’abilità di mediazione di Paolo Fiorentino per riannodare il negoziato che ora dovrà definire i nuovi termini. La ricapitalizzazione della società sarà molto più rilevante e soprattutto con impegni precisi. Nel vecchio accordo era prevista un’iniezione di mezzi freschi da parte di americani e Unicredit per 35 milioni subito, più un best effort, cioè una disponibilità di massima non vincolante per altri 50 milioni in due anni. Ora l’aumento dovrebbe attestarsi su 50-70 milioni subito, con meccanismi tassativi di previsione per una seconda ricapitalizzazione entro il 2013 e una terza negli anni successivi. Il tutto per un importo che potrebbe superare i 100 milioni. Il negoziato in corso fra i legali serve per puntualizzare le somme e le modalità anche in relazione al verificarsi di eventi particolari che farebbero scattare le operazioni.

Ma DiBenedetto avrebbe preteso altro da Unicredit. A parte il vendor loan di Roma 2000 per 10 milioni, piazza Cordusio dovrà concedere alla As Roma un finanziamento più alto di quello pattuito il 15 aprile a Boston quando fu siglato il preliminare: all’epoca il prestito era di 30 milioni, della durata di 5 anni al tasso del 5%. In seguito il prestito sarebbe salito a 40 milioni e ora gli americani vorrebbero 50 milioni a un tasso più basso (4% circa). Infine i circa 100 milioni di debiti della squadra, di cui 60 milioni di factoring per lo smobilizzo dei diritti televisivi, dovrebbero essere rimborsati in tempi più lunghi anche alla luce del nuovo finanziamento in arrivo.