La penna degli Altri 01/08/2011 10:53

«Aspettatevi altre sorprese»

E come investire i soldi della cessione di Vucinic? «Con una punta, un attaccante giovane ma ormai pronto. Leggo diversi nomi che mi piacciono: Nilmar, ad esempio, sarebbe perfetto anche se ha 26 anni. Personalmente stravedo per Abel Hernandez del Palermo ma dubito fortemente che Zamparini, dopo aver ceduto Pastore, possa privarsi pure di lui. Magari mi aspetto un colpo a sorpresa di e lo immagino a centrocampo. Un italiano alla Montolivo, uno che conosce bene la serie A. Serve qualcuno che sappia immedesimarsi bene nella nuova realtà e possa fare da valore aggiunto a quelli che già ci sono».

Infine, che ruolo potrà recitare la Roma nel prossimo campionato? «Di vertice. L’obiettivo, probabilmente, è quello di arrivare fra le prime tre e guadagnarsi un posto in (dal prossimo anno, infatti, saranno solamente tre i posti a disposizione, ndr). Tuttavia, nel caso dovesse scendere poco più in basso non ne farei un dramma: è un club che si sta ricostruendo ».

Alessandro Canovi non ha paura di esporsi: «Finora la Roma è la regina del mercato - dice con grande sicurezza - anche perché alcuni colpi sono un po’ sottovalutati. Lamela è fra i primi tre talenti al mondo, Heinze ha un grande spessore caratteriale ed è un tipo abituato a vincere. Poi, non dimentichiamoci di Luis Enrique. Per lui stravedo ma sono i fatti a parlare: se il può contare su ragazzi come Busquets e Pedro, il merito è soprattutto suo che ha creduto in loro e sono si è fatto scrupoli a spingerli fra i grandi. Inoltre, non dimentichiamoci che c’è Thiago Alcantara in rampa di lancio: un ragazzo fortissimo, forse il migliore di tutti, un misto fra Xavi e Iniesta. Chi critica Luis Enrique senza conoscerlo deve ricordarsi che lui, lo scorso anno, con una squadra equiparabile alle nostre formazioni Primavera, è arrivato terzo nella serie B spagnola».

Qual è il giudizio di Alessandro Canovi sui giocatori arrivati finora? «Lamela e Bojan sono due grandissimi talenti, fra i più forti del panorama calcistico mondiale. Heinze, come già detto, ha un bagaglio d’esperienza gigantesco ed un calciatore eclettico perché può ricoprire due ruoli». Però è partito Vucinic. «Se dipendesse da me - prosegue Canovi - coprirei il ruolo lasciato libero dalla partenza del montenegrino ma lo farei con un giocatore più giovane. Sicuramente si muoveranno in questa direzione e, nel frattempo, vedere che cosa decideranno per il centrocampo. Mi viene da ridere quando sento dire in giro che la Roma si è indebolita e ha perso in esperienza. La rosa, ad oggi, è stata assemblata con un perfetto mix: la verticale è già ben strutturata: Nicolas Burdisso, Juan, , Pizarro, Perrotta, e Borriello. Mica male, no?».

Ma il mercato non è finito. «A sensazione credo che cercherà un buon giovane italiano. Bisognerà capire se in mediana oppure in attacco. Chi? Mi immagino un Montolivo, tanto per intenderci». Obiettivi? «Sono convinto che la potrà essere alla sua portata. In questo momento sono pochi quelli che se la filano e ci punterebbero un euro: per me sarà la vera sorpresa e potrà lottare per arrivare fino in fondo. E poi, non capisco tutto questo pessimismo che si respira nell’ambiente dopo la cessione di Vucinic. Sì, certo è un giocatore forte, di livello, tecnicamente bravissimo, però non dimentichiamoci che ti ha fatto svoltare per cinque, sei partite al massimo. Non di più».

Giorgio De Giorgis, invece, elegge il a regina del mercato, poi però aggiunge che «anche il club giallorosso ha lavorato molto bene». E spiega: «Hanno preso diversi giocatori validi e stanno potenziando la rosa. Lamela è il colpo più importante, per età e prospettive. Non dimentichiamoci anche Bojan: un altro talento importante. Luis Enrique mi incuriosisce parecchio, in molti sono andati a vederlo e a studiare le sue metodologie di lavoro. Ora credo serva un attaccante che possa, inoltre, fungere da investimento per il dopo . Immagino una punta centrale, un top player, uno alla Batistuta tanto per intenderci. Chi? Tevez sarebbe perfetto ma dubito possa sbarcare in Italia. Mi piace tantissimo Suarez del Liverpool, un giocare che si calerebbe perfettamente nel progetto romanista». Colpi a sorpresa? «Da bisogna aspettarsene sempre. Tipo Simon Kjaer verso la fine del mercato». Che ruolo reciterà la Roma nel prossimo campionato? «Quello che ha fatto sempre recitato negli ultimi anni: la protagonista. Roma è abituata a lottare i vertici e giocarsela con chiunque. Sarà nelle primissime posizioni. Lo scudetto? Perché no, non le manca nulla».