La penna degli Altri 13/01/2011 09:42
Sempre più solo, sempre più distante del centro del famigerato progetto Roma
IL TEMPO -
Il «terremoto» di Trigoria ha indebolito la posizione di Ranieri nella Roma Totti e i dirigenti sempre più distanti, il tecnico verso l'addio: c'è il Liverpool. La posizione di Ranieri è ai limiti del collasso dopo il terremoto che si è abbattuto su Trigoria. L'allenatore ne esce peggio di tutti e vede avvicinarsi l'epilogo della sua avventura in giallorosso. Dal rapporto lacerato con Totti e altri giocatori, a un contratto prima promesso e poi rimasto chiuso in un cassetto, a una dirigenza che non lo supporta più come un tempo e che presto non avrà voce in capitolo, l'allenatore ha perso fiducia e tranquillità. Il caos degli ultimi giorni non ha cambiato molto nella testa di Ranieri: che aveva capito da mesi come tirasse una brutta aria. Il rinnovo poteva restituirgli forza ma ormai sembra un'ipotesi remota, nonostante l'ottimismo sbandierato dopo la vittoria di San Siro. C'è stato un momento in cui Unicredit ha valutato la possibilità di allungargli il contratto per dare un segnale di continuità alla squadra ma nell'eventuale accordo bisognerebbe inserire una clausola rescissoria legata all'arrivo della nuova proprietà:una soluzione sgradita a Ranieri.
Non gli dispiacerebbe, invece, tornare a lavorare in Inghilterra dove sono convinti che possa finire al Liverpool (occhio anche al Tottenham) mentre Ancelotti potrebbe fare il viaggio inverso. Solo chiacchiere, per ora. Ma il divorzio di Ranieri dalla Roma a fine stagione appare ormai la soluzione più probabile. Non prima: il tecnico di San Saba a dimettersi non ci ha mai pensato. Da qui a giugno gli resta tra le mani un finale di stagione imprevedibile: la Roma è in corsa su tre i fronti, ma il «tutti contro tutti» che si è scatenato rischia di condizionare maledettamente la gestione sportiva. Dopo il martedì di fuoco, ieri la mattinata a Trigoria è filata via senza nuovi scossoni. La Sensi è tornata ad affacciarsi al «Bernardini» per il secondo giorno consecutivo e ha incontrato i dirigenti Montali e Mazzoleni: stavolta il caso Totti non c'entrava. Eppure quando il capitano ha interrotto l'allenamento per un affaticamento muscolare (nulla di preoccupante in vista di Cesena dove dovrebbe tornare titolare) e con lui è uscito dal campo De Rossi (ha un fastidio al ginocchio da valutare con attenzione) in molti hanno pensato a un'altrariunione con il presidente. Niente di tutto questo. I confronti allargati e il «palleggio» di dichiarazioni di martedì dovrebbero bastare per andare avanti ancora un po'. Ranieri non potrà dire la sua prima di sabato. Il tecnico è rimasto in silenzio in queste ore. Un silenzio che fa molto rumore.