Della partita contro i pugliesi, invece, gli è rimasto un altro souvenir: la gomitata di Rinaldi, sfuggita all’arbitro Romeo e ai suoi collaboratori, che gli è costata una frattura pluriframmentata allo zigomo destro. Il centravanti andrà in campo con una maschera protettiva, preparatagli da un « mago » di Parma che si era già occupato di un problema simile capitato a Daniele De Rossi , killerato proprio a San Siro da una gomitata di Vieira. Nella sosta di Natale, Borriello sarà operato per recuperare in tempo per la ripresa, il 6 gennaio. «La maschera mi dà qualche fastidio a respirare, ma non c’è problema. Giocherei anche con un piede solo? Non esageriamo. È una partita importante, ma non mi piace caricarla di significati eccessivi. Preferisco augurare un buon Natale a tutti».

Ne ha bisogno soprattutto quello che stasera potrebbe essere il suo compagno di reparto e cioè un Francesco Totti mai visto così giù di morale. Totti sa bene che nel calcio non esiste il vocabolo «riconoscenza» (copyright: Roberto Baggio), ma almeno si aspettava di non finire sul banco degli imputati dopo 249 gol tutti segnati con la maglia giallorossa. Ma così va la vita e chi non conosce il passato spesso non può capire né presente né futuro.

Per la prima volta nella sua carriera, comunque, Totti non è sicuro del posto per una gara a San Siro, nemmeno se manca Vucinic. Quando era successo in passato era soltanto per questioni fisiche. E non è l’unico dubbio in una squadra che non avrà neppure Perrotta e Cassetti, fermato all’ultimo momento dall’influenza, e che non ha la certezza di poter contare su Juan. Ranieri ha detto che perfermare Ibrahimovi c «non basta una gabbia, ci vuole un gabbione». L’assenza del suo laterale destro potrebbe convincerlo a spostare Nico Burdisso sulla fascia. E attenzione al meteo: l’ultima volta che c’è stato un campo ai limiti della praticabilità, ha giocato Adriano.