Approfondimenti 05/08/2022 22:03
L’identikit: chi è Georginio Wijnaldum? Il 'tuttocampista' con il vizio del gol alla corte di Mourinho
LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) - La rivoluzione della Roma continua. Dopo aver messo a segno il clamoroso colpo Dybala, i Friedkin hanno voluto fare un altro regalo a José Mourinho e ai tifosi. Alcuni indizi? È olandese, ha 31 anni, ha vinto una Champions League con il Liverpool e arriva dal PSG con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni di euro. L’identikit corrisponde a Georginio Wijnaldum, che da oggi potrà considerare lo Stadio Olimpico la sua nuova casa.
IL CENTROCAMPISTA PREDESTINATO CON NUMERI DA CENTRAVANTI
Nato l’11 novembre 1990 a Rotterdam, “Gini” muove i suoi primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili dello Sparta Rotterdam. Nonostante la tenera età, dimostra di avere qualità fuori dal comune e proprio per questo motivo si fionda su di lui il Feyenoord, il club più importante della città natale e una delle principali società calcistiche olandesi. Dal 2004 al 2007 scala le gerarchie e, giocando sotto età, tutti capiscono che è già pronto per il grande salto. La sua vita cambia l’8 aprile 2007, giorno in cui fa il suo esordio in prima squadra: l’allenatore Erwin Koeman decide di schierarlo titolare nel match (poi terminato 0-4 in favore degli ospiti) contro il Groningen di un giovanissimo Luis Suarez. Questa data rimarrà impressa per tutta la vita nella mente di Wijnaldum, ma ha enorme importanza anche per il club, infatti ancora oggi detiene il record di più giovane debuttante della storia della società biancorossa. All’epoca aveva solamente 16 anni e 148 giorni. Il tecnico inizia a dargli fiducia e lo manda in campo anche nelle successive due partite. Nella stagione seguente entra nelle rotazioni della squadra e colleziona 10 presenze in Eredivisie, trovando anche la sua prima rete (2 dicembre 2007, Feyenoord 6-0 Heracles Almelo). L’annata 2008/2009 rappresenta la svolta: Wijnaldum diventa un titolare inamovibile prima nello scacchiere tattico di Verbeek e successivamente anche in quello di Vlemmings, mettendo a referto ben 45 presenze, arricchite da 5 reti, di cui una in Coppa Uefa (1° gioia europea). Dopo un’ulteriore stagione positiva in cui segna nuovamente 5 gol, nel 2010/2011 si trasforma e registra numeri realizzativi da centravanti: in 34 partite di campionato mette a segno addirittura 14 gol, tra cui un poker proprio contro il Groningen, squadra che affrontò nel giorno del suo debutto.
Le incredibili prestazioni offerte attirano l’interesse del PSV, che decide di acquistarlo in estate per 5 milioni di euro. Wijnaldum si inserisce subito nel gruppo e, nonostante sia la sua prima stagione nel nuovo club, sembra non sia cambiato nulla per lui: 50 partite giocate e ancora 14 gol, ma soprattutto la vittoria del campionato e della Coppa d’Olanda da super protagonista. Intanto, il 2 settembre del 2011 esordisce con la nazionale maggiore olandese contro il San Marino e, a 4 minuti dal suo ingresso in campo, insacca il pallone in porta. I progressi di “Gini” non si fermano e nell’annata seguente realizza addirittura 20 reti, vincendo la Supercoppa olandese e segnando anche il gol del definitivo 4-2 contro l’Ajax. La stagione 2013/2014 è caratterizzata da un infortunio che lo tiene ai box per quasi tutto il campionato, mentre l’anno successivo torna in forma e mette a referto ben 18 gol.
Le 56 reti in 153 partite (praticamente un gol ogni 3 partite e stiamo parlando di un centrocampista, non di un attaccante!) con il PSV portano il Newcastle a spendere 20 milioni di euro.
L’AVVENTURA IN PREMIER LEAGUE: DALL’AFFERMAZIONE AL NEWCASTLE A COLONNA DEL LIVERPOOL DI KLOPP
Il passaggio dall’Eredivisie alla Premier League può rivelarsi piuttosto complicato, ma non per Wijnaldum. Nella prima e unica stagione con la maglia dei Magpies gioca 38 partite su 38 e timbra il cartellino 11 volte (tra cui un poker, il secondo della sua carriera, contro il Norwich), oltre a servire 5 assist.
Nell’estate del 2016, quindi, il Liverpool, su richiesta di Jürgen Klopp, sborsa 27,5 milioni di euro per assicurarselo. Con i Reds diminuisce la media reti, ma il classe ’90 completa la sua maturazione e inizia a vincere trofei di grande prestigio. Il primo anno sotto la guida dell’allenatore tedesco si chiude con 6 reti e 9 assist in campionato. Nell’annata 2017/2018 trova il suo primo gol in Champions League e la vittima è proprio la Roma in quella controversa semifinale di ritorno allo Stadio Olimpico terminata con il punteggio di 4-2 in favore dei giallorossi, ma la vittoria non basta per accedere in finale, dove poi il Liverpool viene sconfitto dal Real Madrid.
Nel 2018/2019 Wijnaldum raggiunge probabilmente il picco più alto della sua carriera: il 7 maggio del 2019 i Reds affrontano ad Anfield il Barcellona nella partita valida per la semifinale di ritorno di Champions League. L’andata termina 3-0 per i blaugrana e quindi al ritorno sarebbe servita un’impresa incredibile per ribaltare il risultato. Il primo tempo si conclude sull’1-0 per i padroni di casa, ma nella seconda frazione di gioco accade l’impensabile: in solamente due minuti, dal 54’ al 56’, “Gini” realizza una splendida doppietta che riporta in vita gli inglesi. La sfida finirà 4-0 per il Liverpool, che grazie a questo risultato vola in finale, dove sconfiggerà il Tottenham e si aggiudicherà il trofeo. La vittoria della Champions League, quindi, porta anche e soprattutto la firma di Wijnaldum, protagonista della migliore partita della sua vita in una semifinale che rimarrà impressa nella storia del calcio. Il momento d’oro del centrocampista olandese continua e nell’anno seguente vince la Supercoppa Europea, il Mondiale per Club (competizione nella quale non scese in campo) e la Premier League, collezionando ben 47 presenze stagionali. L’annata 2020/2021 segna la conclusione della sua avventura al Liverpool poiché al termine di essa deciderà di non rinnovare il contratto. Scende comunque in campo in 51 occasioni, nelle quali realizza solamente 3 gol. La sua parentesi con la maglia dei Reds termina dopo ben 237 presenze, 22 reti e 16 assist, numeri inferiori rispetto a quelli registrati nella sua permanenza in Olanda anche a causa del cambio di ruolo voluto da Klopp.
IL TRASFERIMENTO NEL PSG DEI MARZIANI
Terminata la lunga esperienza in Inghilterra, Wijnaldum decide di accasarsi al PSG, che in quella sessione di mercato ufficializza colpi del calibro di Gianluigi Donnarumma, Sergio Ramos, Achraf Hakimi e Lionel Messi. Carico di speranze e aspettative, “Gini” sbarca in una delle squadre migliori al mondo, se non la migliore (almeno sulla carta). L’ambientamento, però, risulta complicato e il feeling con l’allenatore, Mauricio Pochettino, non sboccia mai. I parigini vincono, ma le stelle presenti in squadra fanno fatica a esprimersi al meglio e in Champions League ne pagano le conseguenze, subendo una clamorosa eliminazione per mano del Real Madrid già agli ottavi di finale. I tifosi sono inferociti e neanche la vittoria del campionato placa la loro rabbia. Wijnaldum colleziona 38 presenze stagionali, ma spesso parte dalla panchina o viene sostituito a gara in corso. Un dato mostra le difficoltà incontrate dal centrocampista olandese nella sua annata al PSG: nella sfida contro il Nizza, valida per la 27esima giornata di campionato, "Gini" ha toccato il pallone solamente 28 volte in 90' minuti, registrando il numero più basso tra tutti i calciatori del club parigino, compreso il portiere (Keylor Navas ha terminato il match con 34 tocchi). I suoi compagni di reparto, Danilo Pereira e Marco Verratti, hanno totalizzato rispettivamente 66 e 138 tocchi. Nella giornata precedente Wijnaldum toccò gli stessi palloni di Gianluigi Donnarumma (38), ma effettuò meno passaggi chiave (26 contro 32). Contro il Monaco disputò 69 minuti, ma toccò la palla solamente in 27 occasioni.
Con l’inizio della nuova stagione la musica non cambia e anzi, l’arrivo di Christophe Galtier, nuovo tecnico del PSG, peggiora la situazione poiché il calciatore non viene ritenuto parte del progetto. Il trentunenne finisce sul mercato e la Roma ne approfitta, assicurandosi un profilo di assoluto livello, un centrocampista vincente con ottime doti tecniche e tattiche, arricchite anche da un buon senso del gol.
MOURINHO NEL DESTINO DI WIJNALDUM: ECCO COSA “GINI” PUÒ DARE ALLA ROMA
L’acquisto di Georginio Wijnaldum non è casuale, soprattutto poiché sulla panchina della Roma siede un certo José Mourinho, lo stesso allenatore che ha provato a portare il centrocampista prima al Manchester United e successivamente al Tottenham. Ora che sarà a disposizione dello Special One, potrà finalmente ripagare le aspettative del tecnico e dimostrare il motivo per cui ha insistito così tanto per averlo con sé. Con l’arrivo di Wijnaldum la Roma si rinforza enormemente e completa un reparto costituito da calciatori perfettamente integrabili tra loro. Ai giallorossi, infatti, mancava un profilo dinamico, uno capace di inserirsi in area nel momento giusto, ma anche con grande qualità nei piedi. Se dovessimo descrivere il classe ’90 con un termine, sarebbe indubbiamente “completo”.
Tra le sue grandi qualità spicca anche la duttilità: in Olanda è stato spesso schierato da trequartista e, all’occorrenza, anche da esterno d’attacco. In Inghilterra, invece, soprattutto sotto la guida di Klopp, la sua posizione è arretrata notevolmente e si è affermato come centrocampista centrale e mezzala. Anche questo cambio di ruolo spiega perché i numeri realizzativi sono diminuiti, ma il fiuto del gol rimane sempre nelle sue corde (Liverpool-Barcellona insegna). Nonostante non sia molto alto (175 cm), è dotato di un buon fisico. Un incredibile dato sottolinea come sia un calciatore da sempre molto attento alla forma fisica: dal suo arrivo in Premier League è stato il giocatore ad aver registrato più presenze nel massimo campionato inglese, ben 217. Un numero che mette in risalto la sua eccellente cura del corpo, grazie alla quale diminuisce notevolmente il numero di infortuni. Anche in Olanda è sceso in campo in praticamente tutte le partite di Eredivisie, ad eccezione della stagione 2013/2014, quando fu costretto a rimanere lontano dai campi di gioco a causa di un problema alla schiena.
L’olandese può svolgere nello scacchiere tattico di Mourinho il ruolo di incursore, ma le sue grandi qualità gli permettono di dare una mano anche nella fase difensiva. Probabilmente verrà schierato al fianco di uno tra Matic e Cristante, ma in alcune occasioni potrebbe fungere anche da trequartista al posto di Pellegrini.
Le sue qualità tecniche, combinate all’enorme intelligenza tattica, forniscono alla Roma un calciatore di grande importanza, che potrà rivelarsi decisivo durante il corso della stagione. L’entusiasmo dei tifosi continua ad aumentare e, dopo l’arrivo di Dybala, stanno vedendo nascere una Roma stellare, “Special”, proprio come il suo allenatore. La Champions League rimane un obiettivo alla portata in seguito a una campagna acquisti super, ma sognare traguardi più importanti non costa nulla…