Approfondimenti 18/11/2021 14:47
Dalot, pupillo di Mourinho. Tra il paragone con Neville e i complimenti nel 2018: "È il miglior giovane terzino d'Europa"
LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - Negli ultimi giorni Diogo Dalot è stato spesso accostato alla Roma di José Mourinho e questo non è assolutamente un caso. La passione dello Special One per il terzino portoghese del Manchester United viene da lontano e più volte in passato il tecnico della Roma ha elogiato Dalot. Subito dopo l’acquisto, che già di per sé dimostra gradimento, Mourinho spese parole importanti per il giovane esterno portoghese, oggi 22enne e tra i primi obiettivi di Tiago Pinto per rinforzare la fascia destra. Vale la pena ricordare di quando il tecnico andò a vedere una partita del Manchester United U-23 per seguire da vicino il recupero di Diogo, nonostante la sua squadra stesse vivendo un momento negativo dal punto di vista dei risultati. Ecco tutti i complimenti fatti dallo Special One a Dalot:
6 giugno 2018: “Diogo è un difensore estremamente talentuoso, ha tutte le qualità per diventare in fretta un grande calciatore per questa squadra. Ha tutti gli attributi di cui ha bisogno un terzino: fisicità, intelligenza tattica e qualità tecniche, il tutto combinato con la mentalità dell’Academy del Porto, che prepara i giocatori alla maturità necessaria per il calcio professionale. Tra quelli della sua età, è il miglior terzino in Europa e tutti noi crediamo che abbia un grande futuro allo United”.
19 settembre 2018, dopo il debutto: “Penso che Dalot sia stato bravo, ma voglio parlare di entrambi i terzini. Shaw ha giocato come sta facendo da inizio stagione, Dalot è già uno dei migliori terzini destri in Europa. Ha una vita intera per giocare con lo United”.
21 settembre 2018: “Perché non gioca la prossima? Nel suo processo di adattamento voglio che giochi completamente riposato, per questo non gioca domani. Giocherà martedì. È già abbastanza difficile giocare per lo United a 19 anni, arrivando da un altro paese e dopo un infortunio importante. Non ha bisogno di affrontare altre difficoltà. Per chi non lo conosceva bene ha dimostrato che non è un giocatore che è qui solo per formarsi, ma che è qui per giocarsi il posto. È davvero un bel giocatore”.
6 dicembre 2018, dopo un pareggio con l’Arsenal: “Il ragazzino Diogo, fantastico. Fantastico. Penso che Gary Neville debba star pensando che il Manchester United ha un ottimo terzino per i prossimi 10 anni”.
9 dicembre 2018: “Tutti sanno che ha un potenziale fantastico. Non voglio fare paragoni, soprattutto per il numero di trofei, ma probabilmente lui ha gli stessi anni che aveva Gary Neville al suo arrivo in prima squadra. Probabilmente può seguire i passi di Neville ed essere il terzino dello United per più di 10 anni, con le giuste condizioni per migliorare, perché come ho detto ha 19 anni”. Ha poi aggiunto: “È importante non dimenticare che ha 19 anni, non dobbiamo chiedergli grande solidità, perché è un bambino. È appena arrivato in Premier League dopo 4-5 partite di campionato portoghese. Siamo contenti, ora è dicembre, avrà più occasioni per giocare, fare esperienza ed essere quello per cui lo abbiamo preso: il terzino del Manchester United per 10 anni”.
La stima è ricambiata, come dimostrano tre diverse dichiarazioni di Diogo Dalot su Mourinho. La prima, il 29 novembre del 2018: “José è stato una grande influenza per il mio arrivo qui. È stato molto importante. Mi ha spinto a venire qui e il modo in cui ha creduto in me è stato molto positivo. Ecco perché sono qui, José è uno dei grandi motivi per cui sono qui”. La seconda, il 6 dicembre 2018: "Jose Mourinho trasferisce a tutta la sua esperienza e la sua conoscenza del calcio a tutti noi, non solo a me. Penso che sia uno dei migliori allenatori di sempre e per me essere allenato e imparare da lui è un sogno che diventa realtà". La terza, lo scorso gennaio: “Quando ha detto che ero il miglior terzino d’Europa? È stata una frase che ho tenuto con me fino ad oggi. Che l’abbia detta lui è ancora più speciale perché sappiamo tutti che è un allenatore fantastico, uno dei migliori di sempre e quella frase mi ha dato un po’ più di responsabilità”.