Approfondimenti 28/05/2021 20:11

I milioni in naftalina: nella stagione 2020/2021 la Roma ha speso circa il 18% del monte ingaggi per calciatori ai margini del progetto

Pastore

LAROMA24.IT (Massimo Scialla) – Una chimera che ossessiona i dirigenti della Roma ormai da qualche anno. Da a Tiago Pinto, passando per Monchi e Petrachi: tutti i ds capitati a Trigoria nelle ultime stagioni, prima o dopo, hanno dovuto fare i conti con il monte ingaggi. ‘Nel calcio di oggi vince chi spende’, è un ritornello che si sente spesso rimbalzare tra esperti ed addetti ai lavori. L’altra faccia della medaglia, però, è che non basta spendere per riuscire a vincere.

E la Roma lo sa bene: i giallorossi detengono, considerando i dati della stagione appena conclusasi, il terzo monte ingaggi più alto in Serie A, con un risultato sportivo che non riflette minimamente le previsioni ‘da bilancio’. Sono 112 i milioni di euro lordi che il club ha corrisposto ai propri tesserati sotto forma di stipendi, e di questi ben 10.7 netti (quasi 20 lordi) sono stati impiegati per retribuire calciatori ai margini del progetto tecnico.

E se nel calcolo non vengono conteggiati i portieri di riserva, che per forza di cose nell’arco della stagione accumulano un minutaggio scarno rispetto al titolare, pesano invece gli ingaggi di elementi con stipendi importanti che hanno accumulato un numero di presenze esiguo o manciate di scampoli di partita.

Come Juan Jesus – contratto in scadenza il 30 giugno, già salutato dal club – che nell’ultima stagione ha messo insieme 11 presenze per un totale di 569’. Stipendio percepito 2.2 milioni di euro netti. O Davide Santon – da contratto potrebbe trascorrere ancora un anno alla Roma – che per 1.5 milioni netti ha disputato 11 gare in stagione (608’ in totale).

Nel computo totale pesano poi le situazioni di Federico (contratto fino al 2022 con stipendio di 2.5 milioni di euro netti), impiegato nell’ultima annata per 793’ distribuiti – ancora – in 11 presenze, e Javier Pastore, legato alla Roma addirittura fino al 2023: per il trequartista argentino solo 71’ in 5 presenze, con salario monstre di 4.5 milioni netti a stagione.

Cifre che, sommate, al lordo delle tasse sfiorano i 20 milioni di euro. E che confrontate al monte ingaggi di 112 milioni di euro rappresentano quasi il 18% della spesa del club per quanto concerne il capitolo stipendi.