Approfondimenti 31/07/2020 00:06
Kolarov “centrale”: da 3 partite è il romanista con più palloni toccati e passaggi riusciti
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) – La medicina del 3-4-2-1 pare aver sortito effetti diffusi. Ha riammesso nella categoria dei calciatori Bruno Peres, spolverato Spinazzola, sistemato Diawara e Veretout, ora disposti in verticale e in grado di assecondare le proprie tendenze naturali, tirato fuori dal garage Ibanez, diminuito la solitudine di Dzeko.
E centralizzato Kolarov. 35 anni a novembre, abbastanza per cominciare a tenere il conto delle discese offensive, sufficienti, però, anche a conoscere in anticipo i rimbalzi del pallone in ogni angolo del campo. E un piede che sa arrivare dove necessità lo richiede. Di quelli da avere con sé quando si pensa ad una squadra che parta dal basso, non a caso l’idea è stata rubata al vate in materia, Guardiola.
Perché Kolarov permette di modulare la costruzione, andando a forare le pressioni avversarie o saltando linee per aprire sentieri inesplorati, come quello che ieri ha condotto Spinazzola in faccia a Ujkani dopo pochi minuti. Accessori che raramente compongono un difensore naturale, a meno che non si vada a far spese nelle boutique più prestigiose. I dati, a dar struttura alla teoria: Spal-Roma, Roma-Fiorentina e l’ultimo Torino-Roma hanno lo stesso nome alle categorie “palle giocate” e “passaggi riusciti”.
Nelle ultime 3 partite, la maggior parte dei palloni giallorossi sono transitati per i piedi, sarebbe meglio dire il Piede, e la maiuscola non è un errore di battitura, del numero 11. Che ieri ne ha trattati 73, sotto solo a Bremer, con un tasso di efficienza, il rapporto tra passaggi tentati e riusciti, prossimo alla perfezione (95%). Ancora di più erano stati pochi giorni prima, con la Fiorentina, dove ne gestì 87, come nessun altro, staccando tutti anche nelle trasmissioni di palla portate a buon fine (75). Primato che era iniziato a Ferrara con la Spal, con 78 palle giocate e 56 passaggi riusciti, anche qui come nessun giallorosso in campo.