LAROMA24.IT - Si sta per concludere dopo oltre un lustro, la storia tra l'As Roma e Parnasi. In queste ore, infatti, i vertici di Eurnova, società di cui era proprietario il costruttore fino a prima dello scandalo, con relativi arresti, scoppiato lo scorso giugno, si trovano in America per definire il passaggio della proprietà dei terreni in una società direttamente controllata da James Pallotta, la Stadio Tdv Spa.

Eurnova è un'azienda controllata dalla Capital Holding spa e dalla lettura dello stato patrimoniale nel 2017, risultava che la maggior parte delle immobilizzazioni fossero di carattere materiale per un valore di 41 milioni e 145.000 euro.

QUESTA LA CRONOLOGIA DEGLI EVENTI CHE HANNO COINVOLTO EURNOVA DAL 2012 A OGGI:  

30 dicembre 2012: ad Orlando, in una conferenza congiunta di Pallotta e Parnasi, viene annunciato che il futuro stadio della Roma sorgerà a Tor di Valle.

25 giugno 2013: Eurnova acquista i terreni di Tor di Valle. A firmare l'accordo sono state, da una parte, Eurnova e la controllante Capital Holding spa, dall’altra parte la curatela fallimentare di Sais spa, azienda di proprietà di Gaetano Papalia. L'accordo viene raggiunto ad un prezzo di 77euro/mq per un totale di 42milioni di euro.

22 maggio 2014: il fallimento della Sais. il Giudice Umberto Gentili, con sentenza n° 423/2014, ha decretato il fallimento della SAIS, mettendo a rischio l’acquisto di Eurnova, dato che l’articolo 67 della Legge Fallimentare prevede la revoca degli atti precedenti fino ad un anno dal fallimento.

26 maggio 2014: dal prospetto informativo del progetto Stadio della Roma, si legge: "AS Roma, AS Roma SPV LLC ed EURNOVA S.r.l. – società proprietaria dell’area situata nella zona di Tor di Valle in cui sorgerà il nuovo “Stadio della Roma”, hanno sottoscritto un accordo per dar corso alle procedure amministrative previste dalla legge 27 dicembre 2013, n. 147 (“Nuova legge sugli Stadi”) volte ad ottenere il rilascio dei permessi e delle autorizzazioni necessarie a costruire lo stadio e le infrastrutture accessorie accluse al progetto. Ai sensi di tale accordo, AS Roma SPV LLC ed EURNOVA S.r.l. si sono tra l’altro impegnate a realizzare il progetto stadio ed a concedere l’utilizzo dello stesso, una volta costruito, ad AS Roma che, secondo termini e condizioni che saranno in seguito concordati tra le parti, vi disputerà i propri incontri casalinghi".

29 maggio 2014: la società Eurnova presenta lo studio di fattibilità al Comune di Roma.

31 dicembre 2015: Dalla lettura del conto economico di Eurnova, emerge come la società al 31 dicembre del 2015, abbia accumulato una perdita d’esercizio pari a un milione e 429.000 euro: finora la società ha, infatti, sostenuto una serie di costi collegati alle attività propedeutiche all’apertura del cantiere. Risultato che, in sostanza, è il frutto della differenza tra il valore della produzione – di ammontare pari a 13 milioni e 283.00 euro – e il suo costo complessivo, di 14 milioni e 945.000 euro.

24 febbraio 2017: incontro in Campidoglio tra il sindaco Raggi, il vicesindaco De Vito, Baldissoni, in rappresentanza dell'As Roma, e Parnasi per Eurnova. Viene annunciato, al termine, che lo stadio si farà con un progetto diverso rispetto a quello previsto inizialmente.

1 aprile 2018: la Procura indaga sul passaggio dei terreni da Sais a Eurnova.

13 giugno 2018: il proprietario di Eurnova, Luca Parnasi, finisce in carcera insieme a 5 suoi collaboratori nell'ambito dell'operazione "Rinascimento". Ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Luca Lanzalone, Adriano Palozzi e Michele Civita.

14 giugno 2018: dalle intercettazioni emerse, si paventa l'idea di una cessione dei terreni dalla Eurnova a Dea Capital, che dichiarerà "la propria totale estraneità alla vicenda". Oltre a chiarire: "Non siamo coinvolti nell’inchiesta".

21 giugno 2018: Parnasi si dimette da ogni carica in Eurnova.

7 luglio 2018: il nuovo amministratore delegato di Eurnova è Giovanni Naccarato.

14 febbraio 2019: i vertici di Eurnova, nelle persone dell'ad Naccarato e del presidente Tiscini, volano a Boston per concludere la trattativa sul passaggio dei terreni di Tor di Valle a Pallotta.