Approfondimenti 17/09/2018 23:14
Senza difesa: 7 gol nelle prime 4 giornate, anche Zeman aveva fatto meglio. Peggio solo nell'anno dell'addio di Ranieri
LAROMA24.IT – E pensare che nelle prime amichevoli i complimenti erano tutti là dietro. “Il reparto che si è mosso meglio oggi è la linea difensiva”, datato 14 luglio, ormai oltre due mesi fa, dopo la prima sgambata col Latina. Poi l’Avellino, oltre la rabbia pubblica per le condizioni del campo, Di Francesco ribadisce: “Forse il reparto che si è mosso meglio, anche oggi, è stata la linea difensiva”. Certo, un conto è la linea, ben altra storia la “fase difensiva” che, ormai viene ripetuto in ogni dove, coinvolge tutto l’undici e se sincronizzata facilita oltremodo il lavoro dell’ultimo reparto. Il 17 settembre, all’inaugurazione della prima crisi stagionale, è proprio l’aspetto senza palla a risaltare negativamente nel primo mini-bilancio romanista. 7 gol incassati nelle ultime 3 giornate, tutte con avversarie arrivate almeno 13 punti sotto nell’ultima classifica di Serie A.
Di 7 gol non ce n’è uno scaturito da situazione di palla inattiva ad esempio, tutti arrivano su azione: 4 da dentro l’area, 3 da fuori. E coinvolgono tutti gli aspetti disponibili in materia: dai tempi sballati della pressione che “scoprono” la linea difensiva, a letture errate di quest’ultima, duelli individuali persi, spazi tra le linee di centrocampo e difesa facilmente rintracciabili dagli avversari (chiedere a Birsa e ancora prima a quelli dell’Atalanta…), a pasticci combinati e mollezza nelle zone calde dell’area.
Tutto porta a un dato: trafiggere la Roma è fin troppo semplice. Più gol di Olsen, che tra l’altro è secondo per numero di parate dietro a Sorrentino, li hanno incassati solo i colleghi di Chievo Verona e Sassuolo. Tanto basti a rendere evidente il problema. Tanti come i 7 nei primi 360’ di Serie A, invece, non l’aveva presi neanche la Roma di Zeman, per antonomasia tecnico da comprovati disagi difensivi. Erano stati 6 nelle prime 4 giornate del 2012/13, solo nell’anno iniziato con Ranieri e concluso con Montella se ne contano di più: 9, di cui 5 in un colpo solo nella trasferta di Cagliari alla 2a giornata.
Anche le amichevoli, con le loro indicazioni lascive, qualcosa avevano predetto: tolto il Latina, dai dilettanti dell’Avellino fino ai campioni d’Europa del Real Madrid, passando per Tottenham, Barcellona e ultimo il Benevento, tutti avevano banchettato almeno una volta con la difesa romanista. Quella linea rimasta incredibilmente inalterata, fatta eccezione per il supereroe Alisson, rispetto alla scorsa stagione. Alla fase difensiva, invece, paiono mancare tremendamente le aggressioni in terra avversaria di Nainggolan o il senso tattico di Strootman che, con la calante dinamicità, faticava a meccanizzarsi negli schemi più puri di Di Francesco. Tesi comunque insostenibile, poiché nessuno dello staff tecnico della Roma, almeno pubblicamente, ha alzato il dito per lamentarsi delle uscite, benedicendo invece gli ingressi da metà campo in su arrivati per larga parte in tempo per prendere parte alla prima amichevole col Latina. Quel 14 luglio Karsdorp era titolare, Marcano già stringeva la mano a Manolas al centro, Pellegrini-De Rossi-Pastore erano in trio a centrocampo, con Kluivert subentrante nella ripresa. E una settimana dopo, con l’Avellino, c’erano anche Cristante e Santon dall’inizio. Era metà luglio, tempi da cantiere calcistico. A metà settembre, perché è ancora tutto transennato?
GOL SUBITI NELLE PRIME 4 GIORNATE:
2018/19: 7
2017/18: 3
2016/17: 5
2015/16: 4
2014/15: 1
2013/14: 1
2012/13: 6
2011/12: 2
2010/11: 9