Approfondimenti 23/02/2017 01:09
DALEY BLIND: chi è? (VIDEO)
LAROMA24.IT (Francesco De Sio) - A ben 4 mesi dal via ufficiale della campagna estiva trasferimenti 2017/2018, cominciano già a circolare rumors riguardanti il mercato giallorosso che vorrebbero Kostas Manolas lontano dalla Capitale. Come ogni voce di corridoio che si rispetti, per un giocatore che saluta c'è già un'indiscrezione sul possibile sostituto: la Roma starebbe valutando infatti il profilo di Daley Blind del Manchester United, il quale a sua volta farebbe posto a Victor Lindeloef, possente difensore svedese in forza al Benfica finito già sul taccuino di diverse big europee.
FIGLIO D'ARTE - Nato ad Amsterdam il 9 marzo del 1990, Daley è figlio di Danny Blind, ex difensore campione d'Europa e del mondo con l'Ajax nel 1995 e ora ct dei Paesi Bassi. Proprio dalle giovanili dei lancieri parte anche la carriera da giocatore di Blind jr, che, come il padre e come "impone" la scuola olandese sviluppa il proprio stile sulla capacità di adattamento a più ruoli e situazioni di gioco. Da terzino fluidificante sinistro nella seconda metà della stagione 2009/2010 con il Groeningen, Blind si consacra come mediano d'impostazione al ritorno all'Ajax. Vince tre volte l'Eredivisie, con Frank De Boer che ne coglie appieno il rigore tattico e l'abilità nel far ripartire l'azione con pragmatismo e ordine, sistemandolo stabilmente davanti alla difesa. Dopo essersi brillantemente affermato da centrocampista anche in nazionale durante il mondiale brasiliano, Louis Van Gaal, forse il più grande estimatore dei terzini/playmaker, nota la crescita di Blind e lo porta al Manchester United per circa 18 milioni di euro nell'estate 2014. Anche in Premier l'olandese viene impiegato con continuità nel ruolo di centrocampista centrale, affermandosi con continuità fra i titolari della squadra. Con l'avvento di Josè Mourinho sulla panchina dei Red Devils, il nazionale oranje è utilizzato regolarmente anche come difensore centrale.
"INTELLIGENCE" - E' l'aggettivo che si può trovare più comunemente come didascalia di un qualsiasi video che spieghi le caratteristiche di Blind. L'olandese, 180 cm per 72 kg, appartiene a pieno titolo alla nuova generazione di terzini moderni (Lahm, Alaba, Alex Sandro, Kimmich) in grado di offrire uno sbocco laterale per la costruzione dell'azione dal basso. Luciano Spalletti lo definirebbe un difensore "pensante", e Blind sarebbe nella testa del tecnico di Certaldo quello che Vermaelen non ha mai avuto modo di essere nella brillante e solida Roma negli ultimi mesi: il "braccino" di sinistra della difesa a tre. Il suo mancino educato potrebbe sgravare parzialmente Fazio da compiti di impostazione e garantirebbe un'uscita rapida del pallone dove spesso è stato adattato Ruediger, il quale potrebbe tornare a giocare dal lato del piede forte per velocizzare la manovra. Il tedesco chiuderebbe così il cerchio andando a coprire il buco lasciato dall'eventuale addio di Manolas, eccezionale centrale difensivo ma mai veramente a proprio agio nel ruolo di terzo "fluttuante" di destra.