Approfondimenti 26/07/2015 00:11

'Nodo' extracomunitari e tetto alle rose: altri ostacoli per il mercato della Roma

Garcia Sabatini

LAROMA24.IT (Daniele De Angelis) – A soli 28 giorni dall’inizio del campionato e con il solo come volto nuovo in rosa, il mercato della Roma versa in una situazione di standby. La prossima settimana si potrebbe sbloccare qualcosa, con la possibile chiusura dell'affare , mentre è sorto l'ostacolo per e si è ancora in attesa riguardo la punta () e i terzini. Ma gli intoppi da superare per rafforzare adeguatamente la squadra non riguardano però solo questioni economiche, come il Fair Play Finanziario e la necessità di monetizzare al massimo le cessioni. Anche le novità regolamentari introdotte per questa stagione mettono un freno al lavoro dei direttori sportivi di tutta Italia.

EXTRACOMUNITARI – Ogni club ad esempio avrà a che fare con la questione degli extracomunitari. Ma in questo senso da quest’anno c’è una novità significativa: non sarà più necessario cedere due extracomunitari all’estero, ma basterà venderne solo uno. Come indicano le norme varate dal Consiglio Federale lo scorso 20 novembre, il secondo extracomunitario potrà essere ingaggiato senza alcun vincolo di sostituzione, a condizione che sia stato convocato per la sua Nazionale (2 volte nell’ultimo anno o in alternativa 5 volte in carriera). Nel caso della Roma, la situazione che interessa riguarda i movimenti per l'attacco. Ad esempio  può arrivare a prescindere, sarebbe invece diverso invece il discorso di , che potrebbe essere tesserato solo dopo una cessione di un extracomunitario (nella Roma ce ne sono 11: , , Marquinho, , , Doumbia, Gervinho, , , e Sanabria). Tra l’altro, non sarà più possibile il ‘giochino’ fatto in passato da per liberare gli slot: l’extracomunitario che dovrà essere sostituito dovrà avere un contratto da professionista da almeno 3 anni. Non ci saranno più quindi i casi Konate, Babu e Obeng, mai transitati per Trigoria ma che liberarono i posti per Gervinho, e . Come è noto, l’addio di Tallo non verrà considerato a questi fini, visto che l’ivoriano aveva già lasciato libero uno slot da extracomunitario la scorsa stagione, quando fu ceduto in prestito al Bastia. Ragion per cui dovrà per forza di cose cedere un 'extra-Ue' già in rosa per far arrivare nella Capitale il grande obiettivo per l’attacco.

TETTO ROSE – Altre implicazioni, che rendono un vero e proprio rompicapo il lavoro dei dirigenti italiani sono le nuove norme sul tetto alle rose, varate lo scorso inverno. Le squadre di Serie A hanno l’obbligo di depositare in Lega una lista di 25 giocatori. Non sarà possibile utilizzare, pena la sconfitta per 3-0 a tavolino, dei calciatori non indicati nell’elenco, fatta eccezione per gli under 21 (i nati dal 1 gennaio 1994), per i quali non ci sono limiti. Il termine ultimo per la presentazione delle liste è il 21 agosto (giorno precedente al primo turno di campionato) alle ore 12, ma si potranno effettuare modifiche fino alla chiusura della sessione di calciomercato. Sarà comunque possibile sostituire nel corso dell’anno 3 calciatori (un e 2 giocatori di movimento) oppure ingaggiare calciatori svincolati se la lista presentata non raggiunge il tetto massimo dei 25.

L’obbligo più importante, che ricalca le norme UEFA per le Coppe Europee, riguarda però la presenza in rosa di calciatori provenienti dal vivaio: 4 dal settore giovanile del club (devono essere stati tesserati per 36 mesi tra il 15esimo e il 21esimo anno di età), più 4 cresciuti nel vivaio di altre squadre italiane. Per quest’anno è prevista una deroga al tetto dei giocatori cresciuti nel club: possono anche essere inferiori a 4, ma resta l’obbligo di avere in rosa un totale di 8 calciatori provenienti da vivai italiani.

CONSEGUENZE  - Le nuove disposizioni hanno ricadute importanti sul mercato della Roma. Escludendo calciatori fuori dal progetto e sulla via della cessione (i vari Marquinho, Crescenzi, Svedkauskas e altri), la rosa attuale della Roma conta 26 effettivi.  Dalla lista da presentare alla Lega andranno poi esclusi gli under 21: si potrà così scendere a 22/23 elementi. E’ da valutare la situazione di Romagnoli, che rientra nei criteri per essere selezionato come “cresciuto nel club” ma al tempo stesso può essere escluso dall’elenco in quanto under 21. Lasciando fuori il giovane difensore, sarebbero 7 i calciatori provenienti da settori giovanili del nostro paese: , , , , e soprattutto e , due giocatori molto accreditati per il mercato in uscita. Se arrivassero anche e si arriverebbe facilmente al limite dei 25. Una situazione che dunque limita molto il margine di manovra della Roma. Mentre nel caso di sarebbe in ogni caso necessaria la cessione di un extracomunitario, giocatori come o , in caso di partenza, potrebbero essere sostituiti solo da giocatori cresciuti in Italia, per raggiungere così la quota degli 8 ‘italiani’. Senza contare che un eventuale esclusione (o peggio, un addio) di Romagnoli porterebbe a intervenire nuovamente sul mercato per un calciatore italiano (o cresciuto in Italia). L’alternativa per ovviare al problema sarebbe inserire in lista Crescenzi (cresciuto nel club), ma è un ipotesi che appare molto difficile. Non mancano poi ulteriori soluzioni che potrebbero liberare posti in lista, come altre operazioni in uscita o l’esclusione di un (), visto che da regolamento è possibile la sostituzione di un estremo difensore nel periodo al di fuori delle sessioni di mercato. Insomma, un'ulteriore limitazione ad un mercato che già si basa su un delicato gioco a incastri.

LA ROSA ATTUALE

Calciatori cresciuti nel club: 3/4, , , Romagnoli (che può essere escluso dalla lista dei 25 in quanto Under 21).
Calciatori cresciuti in Italia: 4, , , .
Altri: 15, , Cole, , , , Yanga-Mbiwa, , , , Doumbia, Gervinho, , ,

Under 21: 3/4, , Sanabria (più Romagnoli in caso non venga incluso nella lista dei 25)