Approfondimenti 22/11/2013 11:15
CHEN FENG: chi è?
CHI E' - Chen Feng, nato nel Giugno 1953 ad Huozhou, nella provincia dello Shanxi, è fondatore ed amministratore delegato della sesta azienda, per fatturato, di tutta la Cina: la HNA. Nel 1984 si è laureato al Lufthansa College of Air Transportation Management, prestigioso istituto di formazione per manager in campo di aviazione, in Germania; nel 2002, ennesimo master in buisness, presso l'Harvard Buisness School. Economista esperto, nell'Agosto 2004 ha ottenuto il riconoscimento come migilor manager, proposto dalla China Enterprise Confederation (una sorta di confindustria cinese, ndr). Nel 2007 ha ottenuto anche un onoreficenza per essere nella top 10 delle persone più meritevoli di tutta la provincia di Hainan. Infine, nel 2008 ha ottenuto una medaglia per l'innovazione, dalla CEC in occasione del trentesimo anniversario della riforma cinese. Feng però non è uomo che limita i propri interessi solo al denaro: dalla personalità fortemente 'spirituale', è di religione buddista, ama praticare la meditazione e l'arte della calligrafia.
LA HNA - E' una società divenuta potenza mondiale in vari campi: turismo, aviazione, alberghi, ma anche imprenditoria edilizia. Tra i vari asset sotto il suo controllo, c'è la famosa compagnia aerea Hainan Airlines, oltre al Grand Hotel Ambassador di Napoli ed il Grand Hotel Convento di Amalfi. Investimenti già legati al mercato italiano, che però non è l'unico in cui Feng sembra avere interessi: nome forte legato a lui, infatti, è quello di George Soros (già noto a Roma per voci del passato). Il magnate americano detiene parte delle azioni di Hanan Airlines, avendovi investito anni addietro, ed è uno degli azionisti più forti di HNA.
IL FUTURO - A quanto riferito da alcuni giornali, il gruppo HNA non rileverà alcuna delle quote di parte americana, ma si limiterà ad un ingresso graduale come socio di minoranza, andando quindi a prendere man mano il 31% delle azioni che ancora appartiene alla banca. Inizialmente con un aumento di capitale nelle casse della Roma, per il 20% delle quote di minoranza, ed il restante in un futuro prossimo. I cinesi però spingerebbero per avere voce in capitolo nella gestione del club, ed in cifre questo si traduce con un prossimo aumento di capitale di 50 milioni di euro nelle casse giallorosse. Soldi freschi che possono far sognare tifosi e non solo..