Approfondimenti 22/01/2013 17:18

Anniversario di una chimera: il 22 gennaio 2011 l’ultima volta al terzo posto

OBIETTIVO TERZO POSTO – Non si scherzava più, dopo due rivoluzioni consecutive. La Roma che sembrava aver barattato il futuro per il presente, si sarebbe dovuta sistemare nei piani alti del campionato e il verbo rimbalzava dall’America alla capitale: “L’obiettivo è il terzo posto”. Veniva fissato il metro di valutazione per la stagione, accettato dal nuovo tecnico che, mesi dopo, è rimasto solitario al buio a ripetere il mantra. Nel frattempo, sono trascorsi due anni esatti dall’ultima volta in cui la Roma sedeva al terzo posto. Storia del 22 gennaio 2011: all’Olimpico il Cagliari viene colpito tre volte, segna su rigore, poi Perrotta, infine Menez. La classifica elencava: 44, 40, Roma 38. Era ancora una Roma di mezzo, traghettata da UniCredit, con Ranieri a sei partite dall’esonero. Pochi giorni dopo, sarebbe comparso per la prima volta sui giornali il nome di Thomas DiBenedetto, guida della cordata che avrebbe rilevato la società. Arriveranno vagoni di dirigenti, calciatori, un paio di tecnici e Pallotta prenderà il posto di comando, ma di quell’anelato terzo posto solo un triste secondo anniversario da commemorare.



COSI’ VICINO, COSI’ LONTANO - E pensare che solo quindici giorni fa era lì, a portata di mano, con Inter e raggiungibili battendo il . Dal possibile aggancio, invece, i giallorossi sono precipitati al settimo posto, facendosi passare davanti anche il Milan e portando in doppia cifra il distacco dall’obiettivo. Eguagliando anche qui la Roma di Luis Enrique che aveva sentito le note della così lontane alla 26esima e tra la 14esima e la 16esima giornata dello scorso campionato. E del coro iniziale dell'"obiettivo terzo posto", è rimasto solo Zeman che nel frattempo ha aggiunto una condizione: "Tutti devono dare il meglio"

Mirko Bussi