Approfondimenti 10/12/2012 14:41

Roma-Fiorentina, MAN OF THE MATCH: Miralem Pjanic



E se il numero 10 ingioiella la sua prestazione con un paio di gol, il 22enne, finalizzazioni a parte, ne sfodera una anche superiore per qualità di giocate, unendo il rispetto per i dettami del tecnico, alla sua natura che lo porta nel cuore del campo, dove i palloni contano e gli avversari si moltiplicano. A dispetto di un fisico da pensatore, il peso della presenza di lascia un’impronta ampia anche nei numeri di stagione: col bosniaco la Roma ha raggiunto 22 punti in 10 partite, tenendo conto esclusivamente dei ‘parziali’ col bosniaco in campo. L’unica sconfitta maturata col centrocampista in campo è la sfida inaugurale col Catania, quando il numero 15 è uscito sull'1-2, assistendo dalla panchina al pareggio di Nico Lopez.

Era partito titolare anche nelle disfatte casalinghe contro e Udinese ma, in entrambi i casi, ha lasciato la squadra con un risultato positivo: addirittura sul 2-0 contro i rossoblu, sul 2-2 nella gara coi bianconeri. Quattro volte, invece, l’ex Lione è rimasto in campo dall’inizio alla fine e tutte sono coincise con delle vittorie, trattandosi del filotto messo in piedi recentemente tra Torino e . Rinunciando alle sue intuizioni, invece, il bottino giallorosso si riduce a 16 punti in 11 incontri, con una media di 1,45 a gara.

A confermare la centralità del giallorosso arriva anche il report dell’ultima sfida che lo colloca al secondo posto, dietro , per tempo trascorso con il pallone tra i piedi (3 minuti e 5 secondi), quanto basta per 45 passaggi riusciti, prima di lui solo Balzaretti, che per posizione in campo, però, è chiamato a trasmissioni decisamente meno complicate. E non è tutto, perché in quei 3 minuti e spicci ha confezionato anche 17 giocate utili, primato della gara, e 4 assist, inferiore solo al prodotto di e Insigne, giunti fino a 5, in tutta la giornata di Serie A.

Ma trascrivendo in numeri l’apporto di si tralasciano le sensazioni più vivide, quello stipato bagaglio tecnico che gli permette di imprimere ritmi e modalità di riproduzione preferite all’azione. Una banale conseguenza, dunque, che a 22 anni sia già al sesto campionato da professionista, con 238 presenze, Nazionale compresa, imbottite di 32 reti. Materiale che ha fatto ricredere anche Zeman: «Su di lui ho sbagliato – la confessione del tecnico – può ricoprire il ruolo di attaccante esterno». E farlo addirittura alla .

Mirko Bussi