Osvaldo vive un'infanzia umile, come molti calciatori di origine brasiliana. Nasce calcisticamente a Fortaleza nel 2006, ma due anni dopo soffrirà profondamente la scomparsa della madre e l'anno dopo, appena 22enne, si allonterà dal suo Brasile quando gli arabi del Al-Alhi di Dubai credono nel giocatore a tal punto da acquistarlo a titolo definitivo. Ma la sua storia negli Emirati dura poco ed è molto travagliata. Dopo qualche mese il giocatore viene dato in prestito dapprima allo Sporting Braga, quindi al Cearà, squadra di Fortaleza, per quello che sarà un gradito ritorno alle sue origini. La squadra araba, dopo averlo acquistato e utilizzato per qualche mese ha deciso di non poter sfruttare più il giocatore per i suoi schemi, ma senza ovviamente la minima intenzione di svalutare il suo gioiellino, un attaccante promettente dalle doti tipicamente brasiliane. Dopo un mercato estenuante, il San Paolo è riuscito a scucire il 50% del tesserino di Osvaldo per 4.6 milioni di dollari. Inizia la sua carriera nel club brasiliano con il numero 17 e l'11 Aprile del 2012 segna il suo primo gol al Bahia de Feira. Ma il suo primo tecnico, Emerson Leao, non crede nella sua collocazione in campo e Osvaldo è costretto a stare nel silenzio della panchina fino all'arrivo di Ney Franco, ex ct dell'Under 20 brasiliana, che dopo l'esonero di Leao sta valorizzando il giocatore come titolare a pieno regime.

Brevilineo, scattante e abile nel dribbling, Osvaldo ha fatto il giro del mondo sul web per un gol in slalom pazzesco. L'agente Fifa Sabatino Durante elogia le sue capacità da esterno e le sue doti da funambolo lo rendono famoso a tal punto che verso la fine di Ottobre anche la Juventus viene accostata all'attaccante diviso a metà, sebbene sia le dichiarazioni del suo agente che il suo ruolo lo avvicinino a tutti gli effetti all'attuale filosofia della Roma. La verità, però, è che con la partenza di Lucas a Gennaio con destinazione PSG, il club di San Paolo potrebbe decidere proprio di puntare appieno sul Osvaldo Filho e rimandere l'eventuale monetizzazione del suo 50% al prossimo mercato estivo, quando le idee della Roma riguardo all'attacco potrebbero essere più chiare e definite.

Stefano Di Pino

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